Non so di che scrivere
davvero, vuoto, zero, nisba, tabula
rasa. Ho il cervello vuoto quasi come il portafoglio. Vuoto come lo
spazio siderale tra i pianeti all'ultimo giorno dell'universo. Masse
incoerenti di pensieri fluttuano cercando di sbattere l'una contro
l'altra per formare un pensiero più grosso e coerente ma il vuoto
qui dentro è talmente vasto che due un leghista e un magrebino
possono vivere in pace senza mai incontrarsi.
Vorrei scrivere ne ho voglia e anche
necessità. Il Grande Piano non si porta aventi a solo e il grand
epiano prevede molti più file word zeppi di parole di quelli che ho
sul pc al momento. In alcuni rari casi posso scaricare la colpa su
altri come ho scaricato un secchio di vergole malassortite sulla mia
ultima creazione ma alla fine dei fatti dovrei provare a procedere.
Ci fosse un minimo di senso in questa
scatola cranica. Sono tre notti che sogno la più monumentale delle
space-opera solo per poi fissare il foglio bianco senza sapere da
dove iniziare. Si ok, ho il titolo ho l'idea, parecchie idee per la
verità, ma quando provo a sbatterle insieme puntuolamente si mancano
nel vuoto cosmico della mia testa. Il titolo e la musica che hanno
dato il via a tutto rimbombano nel cervello insieme ad altre frasi
sconclusionate ma manco uno straccio di trama.
Frammenti, pezzetti, immagini. Mi viene
da invidiare i disegnatori: qualcuno si è già scervellato sulla
trama per loro, il loro unico dovere è renderla in immagini. È
probabile che anche loro pensino qualcosa di simile tipo: “eh belli
fatti sti sceneggiatori! Prima si fanno i trip allucinoggeni e poi
vanno trovando che noi ci diamo un senso”
è un mondo difficile, i pezzi non si
incastrano mai. È un può come quando provate a riparare il
tostapane e, dopo ore di lavoro, vi ritrovate con un pezzo in più.
Se abbondi è pretenzioso, se sei troppo minimalista è vago. Non va
mai bene.
Ammesso e non concesso che abbia idea
di cosa stai facendo. Stai lì a butti giù parole in libertà che
però, inevitabilmente, perdono la spinta dopo un po' e poi? Poi boh,
non so fate voi.
Ma i “boh fate voi” difficilmente
servono a qualcosa e ancora più difficilmente producono un risultato
e magari dei soldi. Forse c'è da rivalutare un po' le idee riguardo
a come vorrei provare a campare con questo lavoro.
Mi sa che non funziona così.
Oppure è solo che ho troppa poca
testa da poter dedicare a questa roba stasera. Magari domani.
Buonanotte, sperando che stavolta il
sogno non sparisca prima di essere scritto.
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