giovedì 10 maggio 2012

Assalto Furioso

una piccola premessa. A volte scelgo una canzone e la sento finchè non ne posso più. alcune mi ispirano di scrivere, quelle davvero belle scatenano il peggio di me. questo doveva essere un passatempo ma il racconto che ne è uscito è praticamente il prologo di uno dei Fantastici Cinque (il nome affettuoso che dò ai miei progetti) come suggerisce l'amico qui di fianco, noto campione di bon ton e di romanicismo la storia prende tutto quello che ho sempre voluo mettere in una storia Fantasy e non ci sono mai riuscito
per la cronaca la canzone è Overtake You se la sentite capirete il perchè di molte cose nel raccontino qui sotto.


" Entrambe le mani sono bloccate sull'impugnatura della spada. I colpi si succedono incalzanti. Non c'è un istante di respiro, non c'è il tempo di pronunciare un incantesimo. L'unica opzione è parare.

Gli uomini hanno formato un cerchio perfetto intorno a loro: il Cavaliere delle Fiamme e il giovane selvaggio. Il risultato dello scontro dovrebbe essere già scritto: grezze lame che cercano di avere ragione di acciaio e magia. Eppure il giovane barbaro resiste. Coperto di tagli e ustioni continua a stringere quei rozzi pezzi di metallo che il suo popolo chiama asce e spade.

Una forza spaventosa lo spinge avanti, non si cura della difesa, anche se il cavaliere ha già assestato più di un colpo letale lui continua l'assalto mosso da un odio che va al di la della vita mortale. La lama infuocata del cavaliere si lancia in un affondo azzardato, mira al cuore nella speranza di mettere fine al duello. Un errore, il primo, dettato dalla paura che lentamente cresce come il feroce assalto del barbaro. I suo bersaglio si scansa appena in tempo. La spada e l'ascia del barbaro calano sulla lama infuocata. Una singola parola per liberare l'incantesimo



Un esplosione di fiamme avvolge i duellanti, soldati e razziatori vengono sbalzati via dalle fiamme e dallo spostamento d'aria. Un pezzo di spendente acciaio di Myr schizza fuori dalla nube infuocata. Un grido riecheggia nell'aria, più di rabbia che di dolore. I guerrieri fissano i duellanti.

La lama spezzata del cavaliere giace al suolo resa incandescente dalla magia. Del giovane barbaro non resta che un corpo scarnificato: ustioni e tagli ricoprono tutto il corpo. Tagli profondi che quasi mostrano le ossa . Metà del volto del barbaro è ridotto a un teschio semi carbonizzato eppure la sua mano artiglia ancora la gola del cavaliere disarmato.

Un altra magia è all'opera. Qualcosa che i saggi di Myr hanno da tempo dimenticato. Antichi rito delle tribù del nord: la magia della furia, giuramenti di sangue fatti agli antichi dei in cambio del potere. Dopo. La mano si stringe. Denso fumo nero filtra dalle ferite del barbaro svelando la natura ultraterrena del suo potere.

Le mani del cavaliere si fanno incandescenti di magia. Il tutto per tutto. Antiche parole bandite vengono pronunciate facendo vibrare le fiamme tutt'intorno.

Le fiamme bruciano con un calore sconosciuto alla natura. La pietra si scioglie intorno ai duellanti. Acqua e legno evaporano mentre le fiamme danzano sempre più vicine. A decine restano accecati dalla luce simile a quella di una supernova. L'esplosione è come una bolla instabile di luce scarlatta che si protende verso il cielo annientando i due duellanti.



Poi è il silenzio. Unica testimonianza del duello appena conclusosi una lama spezzata."

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