Per quanto mi fa difficile crederlo
anche Stefanì, la francese, è sparita nel nulla. Di solito a
quest'ora girava per la casa lavando ogni cosa almeno un paio di
volte o conversava con quell'italiano strano pieno di voi lei e verbi
all'infinito. Ci si incrociava spesso ed ora è sparita nel nulla.
Anche se stamattina ho avuto u incontro
ravvicinato con Culo adesso lei e l'altra casertana abitante della
doppia si sono volatilizzate. Mentirei se dicessi che mi dispiace,
anzi, spero che non tornino mai più sostituite da due pornoattrici
gemelle ninfomani con il feticcio per gli uomini con la panza gonfia
di birra e il monociglio. Finalmente la dannata lavatrici non emette
suono. Il forno è spento e alla Tv è risparmiato di dover
trasmettere “chi l'ha visto” o “pomeriggio 5”.
anche se “chi l'ha visto?” farebbe
comodo adesso. Anche Claudia è scomparsa lei e i suoi modi da
verginella timida che non ha mai visto un essere umano. Dalla sua
stanza è il silenzio. La sua tapparella che ogni sera si alzava ed
abbassava ogni dieci minuti è immobile e silenziosa. Un pensiero
malefico mi gira per la testa: intrufolarmi dentro solo per il
piacere di fumare una sigaretta fuori al balcone. Ma Claudia ha ritmi
strani, potrebbe essere tornata alle sei ed essersi coricata solo per
svegliarsi stanotte alle quattro del mattino e poi cenare. Valuto,
ma è troppo rischioso.
Perfino Pigiama, Giulia all'anagrafe
non allieta la serata con i suoi gorgheggi da attrice
dell'avanspettacolo. Solo ieri cantava a squarciagola Raffaella
Carrà. Ora la sua stanza è buia e silente. I fornelli sono calmi,
il bagno pulito e la carta igienica al suo posto. È strano. In
quattro mesi che sono qui non l'ho mai vista tornare a casa. Ero
arrivato a credere che fosse orfana o che i suoi l'avessero ripudiata
dopo aver scoperto che il suo sogno è andare in televisione.
Perfino la cucina è morta. Non c'è
puzza di fritto o di minestrone che filtra sotto la porta. Non c'è
suono. Solo silenzio e un frigo vuoto. Unico alimento una solitaria
fetta di pollo che non ho il coraggio di mangiare.
Troppo silenzio quando ormai sono
abituato al casino. Ma soprattutto se non c'è nessuno domani come mi
sveglio? Come farò senza il rumore di pentole e padelle che cozzano
alle otto di mattina? Mistero, uno di quei misteri di cui si occupa
Giacobbo.
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