martedì 27 marzo 2012

Idra


Sei teste



l'idra è una bestia mitologica che mi ha sempre affascinato. Una di quelle cose veramente epiche: più teste tagli più ne escono e tu, povero fesso eroico, non puoi fa altro che continuare a tagliare e morire o farti venire un idea geniale per meritarti il posto che ti spetta nei poemi epici.



Le teste dell'idra sono come le idee: per quelle che partorisci diventano solo spunti per altre idee e ti ritrovi ad avere più spunti che trama. È un momento avvilente ma esaltante allo stesso tempo. Alcune idee vanno tagliate via, altre limate altre ancora sono perfette se solo riuscissi a focalizzarle in due righe. No problem i pezzi andranno a posto al momento giusto.



Col cazzo. A volte mi viene voglia di prendere a testate il pc finché tutto non va al posto suo. Ma non è che ho i soldi per sostituire questa preziosa macchina da scrivere quindi lascio lì. Leggo, vedo un film o faccio qualunque altra cosa il mio cervello ossessivo compulsivo richieda per far quadrare il tutto. È commovente come nella tua testa abbia perfettamente senso e appena provi a metter giù due righe... pufff!



Ok, senza che scendo nel dettagli, credo di aver reso l'idea. Ora pensate il panico che si può scatenare se metti sei aspiranti sceneggiatori in una cucina, gli dici di pensare ad un progetto e poi li lasci lì per un po'.

Di sicuro uno di loro, il più stupido e sprovveduto, quello arrivato per ultimo, darà fiato alla bocca con la sua geniale idea: perché non colleghiamo tutte le storie.



Il lontananza tuona. Le campane suonano a morto, stormi di uccelli volano via terrorizzati. I sei volti si fissano attraverso le bottiglie di birra. Ci vogliono pochi secondi, in tutte le teste frulla lo stesso indecifrabile pensiero: l'idra.



È il panico. Lo sapevamo tutti. Ma saperlo non basta, anche i soldati in Normandia lo sapevano ma non si sono fermati. Non abbiamo ancora azzeccato una scopa col primo progetto e già è il panico per il secondo. L'idra ci divorerà tutti. Sei teste un solo corpo.



E pensare che il mio numero fortunato è il sette.

Nessun commento:

Posta un commento