sabato 10 marzo 2012

Un giorno scriverò di voi


sarà che la birra mi rende sentilementale o che in fondo in fondo, sotto strati e strati di cinismo e ironia si nasconda qualcosa di troppo tenero per poter far finta di nulla. Ma voglio dirlo da qualche parte come quella gente che fa promette la luna assicurandosi di avere dei testimoni che poi gli rinfaccino di aver mancato il solenne giurmento.



Sarà che credo fermamente che la realtà superi di parecchie lunghezze la fantasia per forze poesia e che certe volte non c'è finzione che tenga davanti a qualcosa di reale e nobile.

Un giorno molto lontano, qundo potrò permettermi di scrivere quello che voglio prometto solennemente che racconterò di voi. Non è una promessa vana, sotto a tutta la scaramanzia di questo mondo so che questa potrebbe essere l'unica promessa che davvero potrei mantenere.



Racconterò della ragazza perfetta. Di una persona così carica di insicurezze e paranoie da dimenticare quello che è.

Parlerò di chi fatica a trovare il proprio posto al mondo mentre si è intenti ad ammantarsi di finte certezze nascondendo i suoi veri pregi.

Mostrerò una donna che a voluto tutto per se per paura di restare sola ricevedo in cambio solo disprezzo velato di cortesia.

E vi parlerò di una donna che, vessata dalla sfortuna, ha deciso di infischiarsene pur di portare in giro i suoi buoni consigli.

Vi mostrerò un ragazzo talmente insicuro da nascondersi dietro le buge più improbabili mentre cerca di sembrare più di quel che è.

Mentre, in tut'altro luogo c'è un altra ragazza che si atteggia a vecchia sminuendo il suo valore. Anche se vale tanto oro quanto pesa e quasi il triplo se consideri la sua cultura.

Altrove un gruppo di persone si riuniscono intorno ad un uomo sedendo su cuscini in una stanza afosa condividendo le proprie disgrazie per spingersi in avanti un passo alla volta.

In mezzo a tutta questa gente un ragazzo venuto su solo si tiene impiedi solo con la fiducia in se stesso certo di non avere nient'altro alle spalle.





Vi parlerò di loro e di altri ancora. Degli sconfitti, dei perdenti e degli sfaticati che non chiedono altro dalla vita di trascorrere senza intoppi fino ad una morte quieta. Vi parlerò di quelli che invece, senza volerlo e senza saperlo, si scagliano contro il destino avverso delle loro condizioni decisi a ribaltare il tavolo e buttare a terra le fishes nell'istante esatto in cui la partita volga a loro sfavore. Nessuno di loro è una bugia. Sono tutti lì da qualche parte nella mia memoria, come stelle e pianeti. Alcuni brillano per un attimo altri sono piccoli decisi a non diventare buchi neri. Sono tutti importanti ed ad ognuno di loro devo qualcosa. Perchè senza di loro non sarei dove sono anche se ora non sono da nessuna parte, non posso far nulla per loro perchè non ho nulla da dargli tranne che una promessa.



Racconterò di voi. Di come vi siete battuti, di come avete perso ed avete rialzato la testa. Di come siete morti in un letto o in un incidente stradale. Racconterò le vostre menzogne e i vostri sogni perchè credo che sia l'unica maniera che ho per rendervi davvero onore.



Infondo io non ho nulla. Nessuna delle vostre doti se non quella del cantastorie. Voi sapete vivere, io so raccontare. E così mi sembra giusto che un giorno io parli di voi.



Ve lo devo. Dopotutto non avrei mai iniziato a camminare senza di voi

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