martedì 21 febbraio 2012

Mr0 e la setta misteriosa


“facciamo un esercizio..” era solitamente l'intercalare con cui Mr 0 introduceva una delle prove d'abilità che ci consentivano di restare a far parte della setta. Come al solito anche se eravamo sparsi come elettroni in livelli subatominici ci compattammo a coppie di due mentre il viso bonaccione restava per un attimo in silenzo valutando le difficoltà delle prova con cui ci saremmo sottoposti.

Il costante chiacchiericcio di Mr3 e Ms4 copriva il silenzio carico di attesa mentre come al solito Mr5 scarabbocchiava i suoi appunti in strani geroglifici.



È difficile spiegare come ho conosciuto Mr0 e come sono finito qui tra vecchi banchi di scuola e un televisore malfunzionate. Si potrebbe dire che il primo contatto fu una mattina di settembre ad un orario aborrito dai comuni disoccupati ma inizierei la storia troppo presto così.



Erano due mesi che mi ero licenziato da quello che molti, ed in parte io, credevano essere il mio “lavoro per la vita”. Non ero un broker e tanto meno un dirigente d'azienda. Ero uno che dopo un anno di lavoro tra gli scaffali della Conad avevano sbattuto ditro al banco salumi con un coltello in mano dicendogli: “come stai bene! Mo vendi”.

Non dico fosse un brutto lavoro. Era solo sottopagato e stressante e alcuni cinesi in miniera avevano più tempo libero di me. Pian piano lo scontento crebbe in proporzione all'immobilità del mio stipendio finchè un giorno internet non fece il guaio.



Si è stata colpa sua, di quel banner maledetto. La gestazione dell'idea fu lunga e perigliosa ma infine mi decisi. Mi sarei iscritto. Avrei imparato a fare fumetti



(romore di tuono)



pagai la rata e mi iscrissi subito dopo l'estate quando già ero ampiamente disoccupato da due mesi. La ragazza dietro il banco si prese il umero e mi disse che Lui mi avrebbe chiamato per spiegarmi come funziona.



Quella mattina erano le 8 e mezza. Non so quale dio misericordioso mi avesse fatto svegliare pochi istanti prima così da risparmiarmi la totale figura di merda. Un numero sconosciuto. I casi erano tre: qualcuno aveva letto il mio curriculum e si era sentito in dovere di chiamarmi per diremi in faccia, Jessica Alba era finalmente rinsavita o Mr0 aveva avuto il memo dalla segretaria.



È importante premettere. Senza caffè e fresco sveglio perdo ogni tipo di dote cognitiva senza contare la già abbondante loquacità che mi distingue. Non ricordo praticamente nulla della conversazione se non che la voce di Mr0 assomigliasse a quella di un amico romano amante degli “scherzi simpatici”. Da una parte c'era una grande disponibilità e voglia di spiegare i come ed i perchè dall'altra un silenzio intontito.



Finì in fretta. Dopo quasi un mese abbi il primo incontro con il resto della setta. È curioso come il primo giorno coincise con l'ultima alluvione a romana. Se era un segno non ci feci caso all'epoca.



Tutta la prima parte dell'indottrinamento si basava su un semplice ed ovvio concetto: se vuoi scrivere storie è il caso che ti faccia venire le idee. Si è battuto parecchio su questo punto creando anche parecchie cose improbaili e altrettante fighe che ora mi sento in imbarazzo a riciclere per altre faccende.



Come le migliori bestie di satana le riunioni della setta sono diventate linfa vitale della mia giornata. O sono lì o penso a le cose che devo preparare per quando sarò lì.



Adesso mentre fisso il monitor cercando di far quadrare immaggini che era meglio lasciare nella mia testa la finestra mi rimanda il cielo notturno e sopito della città la mia mente baca mi rimanda informazioni frammentate dei vari sprazzi di occultismo che ho assorbito da voyager e giochi di ruolo. Siamo in nove: otto alievi e un maestro... nove in numerologia rappresenta il miracolo.



Devo ancora capire se ce ne servirà uno o se lo stiamo producendo

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