venerdì 24 agosto 2012

il miracolo del Lettering


Una mattinata giù nel cesso.



Come anche i più importanti idioti dovrebbero sapere i fumetti hanno una particolare caratteristica: essi sono composti da immagini e parole. Ora molti (me compreso fino a poco tempo fa) pensano che le parole e le immagini si fondano tramite il miracolo dell'osmosi artistica. Ovvero le parole sono così innamorate della storia che si tuffano dentro le vignette fino ad arrivare ad opera completa.



Ancora oggi, forse complici le scuole di fumetto, i videogiochi e l'imperante immoralità, molti disegnatori sono ancora convinti della validità dell'Osmosi Artistica. Sarà che quando i disegnatori vengono addestrati con fruste e ferri roventi gli viene promesso che quando lavoreranno degli specializzati sacerdoti, chiamati “Letteristi”si occuperanno del miracolo.



Sfortunatamente i Letteristi sono creature mitologiche che appaiono solo in presenza di denaro o di potenze del fumetto che al momento però non ci degnano di uno sguardo. Almeno finchè non riusciremo a farci notare.



È così che quando si è arrivati al fatidico momento di unire i disegni e le parole ci si è trovati abbastanza spaesati. Resterete sorpresi a vedere la grafia di gente che realizza a mano libera quelli che per noi privi di arte sono capolavori. Evidentemente nel loro patto per ottenere il dono del disegno hanno dovuto sacrificare qualcosa.



E così, privo di ogni tipo di addestramento, mi sono dovuto cimentare nell'antica arte del Lettering armato di photoshop, un tutorial preso da youtube e tanta pazienza. Che si è esaurita fin troppo in fretta.



Anche facendo finta che io non sia un cialtrone le possibilità di riuscita sono prossime allo zero. Il tutorial su internet oltre che essere nella Lingua Oscura (l'inglese) dopo due ore è solo riuscito a convincermi che al mio photoshop manchi qualche funzione. Se poi vogliamo fare i pignoli è più “user friendly” un reattore nucleare che sto programma. Riesco a immaginarmi la conversazione tra gli sviluppatori:



“ehi e se mettessimo una marea di icone dal nome vago? Così prima di trovare la gomma l'utente li deve provare tutti”

“wa amico! Geniale!” fa un altro “io stavo pensando a mettere delle opzioni che una volta selezionate non funzionano senza dare poi spiegazioni”

“sentite qua che questa è fantastica” fa un altro “avete presente tutti quei semplici menù per deficienti che c'erano su paint? Quelli che ti permettevano di prendere un opzione e decidere tu come mettere i bordi, di che colore e tutto il resto?” dice eccitato.

“Si?” fanno dubbiosi gli altri due.

“Se li unifichiamo tutti in un mega bottone unico che se non fai la clikkata segreta non apre alcune opzioni?” gli altri due lo fissano ammutoliti per tanta genialità. L'altro approfitta per rincarare la dose: “e mi raccomando: non voglia mai dio che il cursore del testo si piazzi dove l'utente ha cliccato!”

“GIA'MMAI! Fanno in coro gli altri due con la foga di giovani balilla.

“e poi facciamo in modo che ogni opzione rimanga attiva anche dopo anni che hai chiuso il programma.” dice il genio determinato.

“e a che scopo?” chiedono all'unisono i due.

“così” spiega il genio mentre le ombre si addensano su di lui “quando il povero utente inizierà a premere opzioni a caso per capire come funziona il programma si ritroverà condannato da una serie di opzioni che ha aperto senza però avere riscontri visibili.”

“questo già lo fa la versione vecchia però” protestano i due

“si ma così anche se chiude e riapre tutto 3 volte bestemmiando in turco-aramaico le opzioni resteranno sempre lì invece di tornare ai parametri standard.”

“ooohhhh” gli altri lo guardano ammirati. Un coro si leva dai programmatori semplici:

“SANTO SUBITO! SANTO SUBITO!



Pregate per me.

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