Il cervello è però una macchina
strana: ha le sue pretese. È molto simile ai vecchi termosifoni del
liceo: spenti fino a gennaio inoltrato e poi accesi fino agli inizi
di maggio. A prescindere dalla temperatura. Così è il cervello: lo
spremi lo agiti e lo sbatti per una giornata intera nel tentativo di
tirarne fuori qualcosa, anche solo il PIN del bancomat basterebbe, ma
niente. Poi, all'improvviso, è notte.
Sei steso in un lago di sudore, il
ventilatore ticchetta ad ogni oscillazione inceppandosi ogni tanto
con un suono simile ad una motosega col singhiozzo. Non ci sono
zanzare, o forse sei troppo sudato per sentirle così come sei troppo
stanco per badare ai rumori della strada fuori dalla finestra
spalancata. È estate tutti vanno in vacanza anche il vento si è
spostato altrove in cerca di emisferi più interessanti e culture
straniere, quelle culture in cui un “Aoh!” è solo un verso
neanderthaliano e non un intero vocabolario di messaggi che muta al
mutare del roco tono di voce.
Le particelle d'aria sono sospese nel
nulla, immobili, indifferenti. Operai iscritti ad una FIOM
subatomica. Da loro dipende tutto: respirazione, refrigerio,
atmosfera, inquinamento e chi più ne ha più ne metta. Ma a loro non
spetta niente. Straordinari, tredicesima, ferie sono sogni lontani
per loro. Quando il creatore ha organizzato il cosmo non ha previsto
nessun tipo regolamentazione per l'aria, molti lavorano in nero,
molti altri sono ad un passo dalla pensione, se solo gli fosse
concesso di andarci. Poi ci si meraviglia che l'ossigeno prende
fuoco. La prende anche troppo bene l'aria, fa protesta non violenta:
ferma immobile sospesa.
La casa è costruita con materiali
all'avanguardia rispetto a quelli usati per una capanna di fango
africana. I geni dell'edilizia hanno frequentato lunghi quinquenni di
università per sapere ogni segreto della progettazione e
dell'arredamento per poi fare a modo loro. Ma ci sono arti che non si
possono imparare, segreti si tramandano di generazione in generazione
tra architetti ed ingegneri. Segreti importati come ad esempio: come
costruire una casa con tutte le stanze perennemente esposte al sole.
Oppure: come miscelare i materiali per ottenere muri in grado di
tenere dentro il caldo d'estate e farlo uscire d'inverno.
Tanti segreti sono stati tramandati e
tu adesso stai steso lì tra le lenzuola umidicce come la Florida a
lamentarti del calore. Sei un ingrato! Ecco cosa sei. Non trovi la
posizione, il materasso antiortopedico si modella cercando di
mantenere la scomodità uniforme in tutto il corpo a dispetto della
posizione.
Sei stanco, stanco morto. Ti ripeti che
sei talmente stanco che tra poco precipiterai in quel coma onirico
tanto agognato dagli studenti di tutto il mondo nelle ore di latino e
greco. Ma il cervello va per la sua strada, un anziano contromano in
autostrada: fermamente convinto che il mondo sia impazzito. Tutte le
richieste inascoltate della giornata vengono evase ora. La
somiglianza con un ufficio comunale non ti sfugge: ore di attesa
inconcludente per poi vederti sbrigato in un istante all'arrivo del
capufficio.
Tagli, ci vogliono i tagli al personale
anche lì. Una lobotomia frontale. E poi, forse, potrai finalmente
dormire. E se non dormi non ci saranno problemi ugualmente: non sarai
più in grado di accorgertene.
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