So che forse nel glorioso mondo di
internet estivo sotto l'ombrellone (o in coda per arrivarci) con
sottofondo di grandi sconvolgimenti politici non è che si sia notata
più di tanto l'assenza di nuovi post qui sopra.
In fondo qui la gente soffre: chi va in
vacanza, chi ci vorrebbe andare ma non ha i soldi, chi ha i soldi ma
non può andarci perché lavora e infine chi aveva tutto il
necessario e poi si è ricordato di provare a prenotare il 20 Luglio
in un bagno di sangue.
Davanti all'imponenza di tali problemi
c'è solo una cosa da fare: affacciarsi al balcone e guardare i
poveri operai che da tre giorni buttano il sangue e i polmoni mentre
scavano e riasfaltano via Appia Nuova.
Si dice chela potenza delle bestemmie
di un operaio in agosto sia in grado di curare ogni male. A Torre
del Greco un malato terminale è guarito così. Per le bestemmie di
un tizio che rimestava bitume a mezzogiorno. Peccato che entrambi si
siano giocato il paradiso solo sentendo quelle parole blasfeme.
Si, sto divagando e non me ne frega un
cazzo perché è sabato sera e io sto qui a scrivere. Perché? È una
storia lunga ma il succo è che ho gambe e braccia a pezzi, i
bicipiti che tremano per la stanchezza al punto che non riesco a
rollarmi le sigarette senza sembrare uno col parkinson. Ci sarebbe
una soluzione semplice: vai a dormire che il sonno cura tutto come le
bestemmie degli operai. Peccato che non ho sonno. Zero, nada. Come se
mi avessero sparato un endovena di caffé.
Ora sono qui che interpreto il perfetto
sterotipo dello scrittore fallito davanti al portatile con una
bottiglia di rum di dubbia provenienza. È stato al secondo sorso che
mi sono ricordato di avere un blog. E se non ci scrivi in momenti
come questi che lo tieni a fare?
Poi sarebbe carino che, una volta nella
stramaledetta vita, le cose pigliassero la direzione che speravi. Non
dico nulla di eccezionale ma almeno che seguissero la strada che
avevano detto di seguire.
Tanto per fare un esempio a caso. Sono
buoni tre mesi che io e il resto della banda di pazzi con cui stiamo
facendo i fumetti (i Faq Tales) stiamo aspettando la conferma di
Lucca Comics per il nostro stand. La risposta doveva arrivare il 30
di Luglio.
E ovviamente non se né saputo nulla.
Interpellata la segreteria ci ha detto qualcosa che suona così:
“Eh, l'architetto Taldeitali ha avuto
un po' di ritardo vi faremo sapere a breve”
“a breve tipo?”
“ehm... venerdì prossimo”
che è parente stretto al 9 di agosto
che è parente stretto al pieno delle vacanze estive. Ora io non
voglio pensare a male della gente ma voi ce lo vedete un architetto
(che per organizzare Lucca Comics non deve essere l'ultimo dei fessi)
che ad agosto sta a fare i conti dei cubicoli della fiera? Io ho
difficoltà. Che poi mi viene anche il dubbio che indipendentemente
dall'avvocato è altamente probabile che in quei giorni non ci sia
nessuno a mandare la mail per avvisare.
Perché mi sto agitando tanto? Perché
coi i soldi che devo tenere da parte per stand&co a Lucca ci
potevo andare in vacanza invece di stare qui a sudare fuori al
balcone.
Bene, ora ho finito di scrivere il
blog.
Ma continuo a non avere sonno.
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