Quando porti aventi un lavoro creativo
come disegnare o scrivere (o se Dio ti vuol bene entrambe) è
importante mantenere un certo livello di concentrazione su quello che
si sta facendo. Più lungo è il lavoro che si sta portando avanti
più sarà necessario appuntarsi cose, ricordarsene altre per
mantenere un minimo di coerenza interna al prodotto che si sta
portando avanti. Dopotutto per il lettore potrebbe diventare
fastidioso leggere qualcosa che si contraddice da sola.
Allo stesso modo se mai avete provato a
scrivere o immaginare una storia che prevede un mistero e la sua
soluzione (che sia un omicidio alla CSI o roba fantascientificomagica
non importa) vi sarete sicuramente resi conto che l'unica maniera di
dare senso ad una roba del genere è sapere prima
come si svilupperà il tutto. Per farla breve quando si sedeva a
scrivere Agatha Christie lo sapeva già chi era stato.
Quindi l'unica cosa da fare è
mettersi buoni buoni con un quaderno e farsi lo schemino?
Grosso modo si. Prima di metterti a scrivere veramente devi prendere
carta e penna e decidere:
-I
perché e i percome dei personaggi
-Cosa
succede nella storia.
-Cosa
dei far sapere al lettore
-Come
farlo sapere al lettore, preferibilmente evitando di usare un
personaggio che spunta su e fa 20 minuti di spiegone.
Puoi
fare così oppure sei
Mike Mignola, il creatore di Hellboy.
Vado a
spiegarmi: riassumendolo per sommissimi capi Hellbboy è un demone
dell'inferno evocato sulla terra da un mago. Per il simpatico scopo
di distruggere il mondo. Ovviamente qualcosa però va storto Hellboy
cresce tra gli umani e diventa un agente segreto che da la caccia ai
mostri per conto di un'agenzia governativa.
Ci
siete fin qui? Bene. Il riassunto appena fatto praticamente racchiude
tutto il primo volume della serie. In seguito il tutto si sviluppa
(per ora) in 13 volumi. Ovviamente la storia di Hellboy non si
risolve facile. Per quanto lui faccia finta che non è il mostro che
distruggerà il mondo varie forze oscure dal sapore fiabesco o
lovercraftiano tramano per fargli fare il fottuto lavoro per cui è
stato evocato. Ed è qui che si palesa il Metodo Mignola.
Prendiamo
i 13 volumi fin ora usciti. Dopo una parte iniziale (1 e 2) in chi
Hellboy viene evocato e si ritrova a fare i conti con i suoi
problemi. Ci ritroviamo in una serie di storie slegate tra loro dove
succedono si cose spaventose e magiche ma niente che si leghi con la
trama principale. Sono storie autoconclusive dove ogni tanto si
accenna a qualche questione più grande. Ma per ora si resta molto
sul vago. E va avanti così dal 3 al 5.
nel
numero 6 Mignola decide di spiegarci una sacco di cose sulla storia
del suo mondo collegando alcuni dei pezzi fin ora messi in campo.
Quello che ne risulta è un lungo spiegone che però ha l'effetto di
mandare un chiaro messaggio al lettore: “tranquillo che prima o poi
ti spiego tutto”
Qui
c'è il punto di svolta. Dal volume 7 in poi Mignola inizia a
riallacciare i fili della trama per guidarla dove dice lui. Il lavoro
è fatto più o meno così:
-Prendi
un personaggio da una delle storie vecchie.
-Fagli
fare qualcosa che lo leghi alla trama principale.
-Fallo
sapere ad Hellboy
-Ripeti
il processo con un altro personaggio.
Con
questo metodo (e con alcuni salti logici del tipo “è magia e
zitto”) Mignola collega tutti gli eventi, porta avanti la trama e
da a tutti un “finale di stagione” per la prima parte della trama
di Hellboy.
Si era preparato tutto dall'inizio?
Macché! Ha
seguito un metodo molto diverso sperando che la gente lo seguisse.
Nella prima parte ha semplicemente buttato lì personaggi e indizi
senza avere minimamente idee di cosa farcene in futuro.
Nella seconda parte
ha iniziato a pescare da lì un po' alla volta usando cose vecchie
per spiegare le nuove o viceversa. Vabbè alcune cose ti lasciano un
po' perplesso ma il risultato finale marcia bene. Aggiungi al tutto
un disegno e un modo di scrivere che ti dice tutto e niente lasciando
al lettore la patata bollente di trovare una spiegazione o
interpretazione e il gioco è fatto.
Quindi Hellboy fa cacare e Mignola
non sa fare il suo lavoro?
No ad entrambe.
Anzi proprio perché Mignola sa fare il suo lavoro ha potuto
mantenersi vaghissimo sulla programmazione della serie per poi
buttare dentro le soluzioni man mano che gli venivano in mente.
Per il resto,
provare per credere. Hellboy va letto.
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