domenica 30 giugno 2013

Il metodo Mignola


Quando porti aventi un lavoro creativo come disegnare o scrivere (o se Dio ti vuol bene entrambe) è importante mantenere un certo livello di concentrazione su quello che si sta facendo. Più lungo è il lavoro che si sta portando avanti più sarà necessario appuntarsi cose, ricordarsene altre per mantenere un minimo di coerenza interna al prodotto che si sta portando avanti. Dopotutto per il lettore potrebbe diventare fastidioso leggere qualcosa che si contraddice da sola.

Allo stesso modo se mai avete provato a scrivere o immaginare una storia che prevede un mistero e la sua soluzione (che sia un omicidio alla CSI o roba fantascientificomagica non importa) vi sarete sicuramente resi conto che l'unica maniera di dare senso ad una roba del genere è sapere prima come si svilupperà il tutto. Per farla breve quando si sedeva a scrivere Agatha Christie lo sapeva già chi era stato.

Quindi l'unica cosa da fare è mettersi buoni buoni con un quaderno e farsi lo schemino? Grosso modo si. Prima di metterti a scrivere veramente devi prendere carta e penna e decidere:
-I perché e i percome dei personaggi
-Cosa succede nella storia.
-Cosa dei far sapere al lettore
-Come farlo sapere al lettore, preferibilmente evitando di usare un personaggio che spunta su e fa 20 minuti di spiegone.

Puoi fare così oppure sei Mike Mignola, il creatore di Hellboy.
Vado a spiegarmi: riassumendolo per sommissimi capi Hellbboy è un demone dell'inferno evocato sulla terra da un mago. Per il simpatico scopo di distruggere il mondo. Ovviamente qualcosa però va storto Hellboy cresce tra gli umani e diventa un agente segreto che da la caccia ai mostri per conto di un'agenzia governativa.
Ci siete fin qui? Bene. Il riassunto appena fatto praticamente racchiude tutto il primo volume della serie. In seguito il tutto si sviluppa (per ora) in 13 volumi. Ovviamente la storia di Hellboy non si risolve facile. Per quanto lui faccia finta che non è il mostro che distruggerà il mondo varie forze oscure dal sapore fiabesco o lovercraftiano tramano per fargli fare il fottuto lavoro per cui è stato evocato. Ed è qui che si palesa il Metodo Mignola.

Prendiamo i 13 volumi fin ora usciti. Dopo una parte iniziale (1 e 2) in chi Hellboy viene evocato e si ritrova a fare i conti con i suoi problemi. Ci ritroviamo in una serie di storie slegate tra loro dove succedono si cose spaventose e magiche ma niente che si leghi con la trama principale. Sono storie autoconclusive dove ogni tanto si accenna a qualche questione più grande. Ma per ora si resta molto sul vago. E va avanti così dal 3 al 5.
nel numero 6 Mignola decide di spiegarci una sacco di cose sulla storia del suo mondo collegando alcuni dei pezzi fin ora messi in campo. Quello che ne risulta è un lungo spiegone che però ha l'effetto di mandare un chiaro messaggio al lettore: “tranquillo che prima o poi ti spiego tutto”

Qui c'è il punto di svolta. Dal volume 7 in poi Mignola inizia a riallacciare i fili della trama per guidarla dove dice lui. Il lavoro è fatto più o meno così:

-Prendi un personaggio da una delle storie vecchie.
-Fagli fare qualcosa che lo leghi alla trama principale.
-Fallo sapere ad Hellboy
-Ripeti il processo con un altro personaggio.

Con questo metodo (e con alcuni salti logici del tipo “è magia e zitto”) Mignola collega tutti gli eventi, porta avanti la trama e da a tutti un “finale di stagione” per la prima parte della trama di Hellboy.

Si era preparato tutto dall'inizio?
Macché! Ha seguito un metodo molto diverso sperando che la gente lo seguisse. Nella prima parte ha semplicemente buttato lì personaggi e indizi senza avere minimamente idee di cosa farcene in futuro.
Nella seconda parte ha iniziato a pescare da lì un po' alla volta usando cose vecchie per spiegare le nuove o viceversa. Vabbè alcune cose ti lasciano un po' perplesso ma il risultato finale marcia bene. Aggiungi al tutto un disegno e un modo di scrivere che ti dice tutto e niente lasciando al lettore la patata bollente di trovare una spiegazione o interpretazione e il gioco è fatto.

Quindi Hellboy fa cacare e Mignola non sa fare il suo lavoro?
No ad entrambe. Anzi proprio perché Mignola sa fare il suo lavoro ha potuto mantenersi vaghissimo sulla programmazione della serie per poi buttare dentro le soluzioni man mano che gli venivano in mente.

Per il resto, provare per credere. Hellboy va letto.

Nessun commento:

Posta un commento