martedì 17 luglio 2012

C'è lavoro e Lavoro

Al momento nella mia vita ci sono due lavori che convivono. Ognuno ha le sue implicite ed esplicite leggi, entrambi si contendono il mio tempo anche se è palese che uno dei due è superiore all'altro di parecchie leghe. Il primo, il lavoro scemo, al momento fa sì che io abbia dei soldi sul conto corrente oramai prosciugato. Mi permette di conoscere nuova gente interessantissima di quelli che si sposano a 21 anni metton su famiglia e sono felici così. Oltre a questo e ad un costante rapporto con dirigenti chiaramente bipolari, il lavoro scemo regala anche la possibilità di puzzare di formaggio e grasso dopo ogni turno. Ma il lavoro scemo porta soldi (o almeno dovrebbe).



Il lavoro serio invece per ora non solo non porta un euro ma probabilmente se ne prenderà molti. È un lavoro solitario che mi vede seduto ingobbito davanti al portatile mentre provo a dare un senso alle voci nella mia testa. Alla maggior parte della gente il lavoro serio appare come un hobby o come un inutile perdita di tempo. Da però soddisfazioni anche lui: mi permette di tirare fuori cose dalla mia testa (a parte il cerume) e spesso mi porta in contatto con personaggi più o meno particolari con cui ci si fomenta a vicenda facendo finta che un giorno qualcuno pagherà.

Allo stato attuale entrambi i lavori sono indispensabili: uno porta soldi subito e l'altro porta soddisfazioni in seguito ma molte cose bollono in pentola ed è necessario che fiducia e soldi restino in alto.



Nel frattempo ecco le semplici regole di sopravvivenza per entrambi i lavori:



lavoro scemo

1)tieni la testa bassa e non attirare l'attenzione

2)stai sempre in movimento così da dare l'impressione che stai effettivamente facendo qualcosa

3)non prendere mai iniziative personali, il capo si sentirà soddisfatto all'idea che pendi dalle sue labbra

4)sii disponibile e generoso con i colleghi. Un giorno potrebbe servirti la loro disponibilità

5)sii umile al limite dell'inettitudine anche sulle cose che sai fare così che quando loro te le spiegheranno sembrerai un genio e pure modesto

6)arriva sempre dieci minuti prima e vattene dieci minuti dopo il tuo orario. Non sono cose che ti sconvolgono la vita e sembrerà pure che sei uno di buona volontà.

7)meglio un incarico lungo e noioso che uno complesso

8)mai e per nessun motivo parlare del Lavoro Serio. I colleghi non capirebbero e i capi ti considererebbero pericoloso perchè aspiri a qualcosa di più di una promozione a vice salumiere supremo

9)racconta sempre aneddoti brillanti (anche e soprattutto inventati) ma che si concludano sempre in modo tragicomico. Fa simpatia e aumenta il cameratismo.

10)dici sempre di si. Non è importante che poi continuerai per la tua strada ma è inutile discutere con chi ha già deciso



Lavoro Serio

1)tieni i piedi per terra e lo sguardo in alto: metà del lavoro è convincersi che sei il migliore e se ti fermi un attimo a riflettere la realtà della situazione potrebbe tramortirti.

2)scrivi almeno una pagina al giorno di qualcosa. Se ti fermi anche un solo giorno perdi l'allenamento

3)non lo stai facendo per i soldi, non ancora

4)una volta che hai irretito un disegnatore con minacce false promesse e finte speranze non fartelo scappare. A costo di sabotare la sa assunzione in una casa editrice seria (sempre che non ti porti con se)

5)sii sempre affabile e diplomatico con tutti. Non si sa mai chi conosce chi e chi diventerà chi in un futuro prossimo

6)mai e dico MAI darla vinta a un disegnatore che “ha avuto un idea”. Il loro lavoro è disegnare quello che gli dici non pensare.

7)se proprio dovete cedere (magari perchè l'idea è realmente valida) fategliela sudare

8)lascia sempre un margine d'azione al disegnatore dicendogli frasi tipo “la cosa importante è che si veda questo poi fai un po' tu che sei quello che sa disegnare”. In questo modo possono sfogare le loro pulsioni creative dove non fanno danno e non nel momento topico della storia

9)siamo tutti amici ma se questo è un lavoro io non sono un tuo amico sono un dittatore

10)sii megalomane. Convinciti di essere un clone di Alan Moore con geni di Gaiman e Morrison. La tua unica speranza è di essere talmente convinto di essere bravo che anche il mondo intorno a te non potrà fare altro che accettarlo

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