2018, il neonato governo mondiale
nella prima tranche di riforme promulga la legge 314 meglio
conosciuta come NWO rule.
Disordini e guerriglia urbana si diffondono rapidamente in tutte le
grandi città europee. Scontri di piazza violenza insensata,
manifestazioni di protesa si diffondono come un morbo oltre il
vecchio continente fino in America per poi allargarsi al resto del
pianeta. I governi locali reprimono le proteste nel sangue con
l'appoggio di polizia ed esercito. Parigi e Londra bruciano, corrono
voci su campi di prigionia in Spagna e nel sud dell'America,
esecuzioni sommarie in Spagna, squadroni della morte, repliche a
ciclo continuo di Montalbano.
Dopo sei mesi di sanguinosa
repressione le rivolte si placano, la 314 diventa effettiva il 21
dicembre 2018. il 22 i gruppi di protesta perdono sempre più
sostenitori fino a ridursi a bande di irriducibili rapidamente
eliminati dai reparti speciali.
Il 1 gennaio 2019 viene salutato
come l'inizio di una nuova era per l'umanità. Gianroberto Casaleggio
viene trovato morto nel suo appartamento le cause della morte non
saranno mai ufficializzate. Un barelliere dichiarerà: “Non ho mai
visto nessuno fare qualcosa di così atroce per suicidarsi”.
Vengono anche ritrovati alcuni vecchi CD di Gigi D'alessio e una
cassetta di Ivana Spagna. Le cose non saranno mai collegate.
Paolo,
uno studente delle medie solleva la mano all'indirizzo della
professoressa. Fuori il traffico scorre indifferente alla lezione di
Storia Del Vecchio Mondo tenuta dalla professoressa Fusco.
-Era
così terribile questa legge?- siamo nel 2038, le nuove generazioni
hanno dimenticato l'orrore di quei giorni. Vivono in un mondo
migliore e libero, pensa Anna Fusco.
-Si
Paolo, per quei tempi era una legge inumana- dice guardando negli
occhi il suo studente – Ma necessaria, come lo furono molti
provvedimenti del Governo Mondiale.- aggiunge rivolgendosi alla
classe.
-L'applicazione
della legge 314 prevedeva un limite massimo all'utilizzo della
connessione internet. Furono adotti motivi di salute ma le principali
ragioni, come sappiamo adesso, erano legate a fattori economici e
sociali.-
-Era
davvero così dannoso potersi connettere per più di un'ora?- chiede
un altro studente.
-Nel
punto di massimo splendore dell'era di internet era possibile restare
connessi per tempi illimitati. All'epoca era visto come il più
grande progresso dell'umanità di quegli anni: migliaia e migliaia di
persone collegate continuamente l'una all'altra attraverso la
tecnologia. Alcuni la definivano la nuova intelligenza
collettiva dell'umanità.- Anna
si ferma aspettando l'immancabile obiezione.
-Non
mi sembra così male prof. Se noi riusciamo a fare tutte queste cose
in un ora loro con tutta la giornata a disposizione...-
-...non
riuscivano a concludere niente.- completa Anna. La classe è
ammutolita. -L'umanità si stava instupidendo sempre di più
attraverso un continuo uso della rete internet. La maggior parte
della gente passava intere giornate davanti al computer o collegata
col telefonino intenta in attività futili. La rete traboccava di
siti inutili e cercare un'informazione importante era un impresa a
causa di tutto il ciarpame che intasava le barre di ricerca. Anche
siti all'apparenza utili come Wikipedia stavano producendo danni
enormi alla cultura di base di ogni cittadino.-
-Poi
cos'è successo?- chiede Paolo.
La
lezione riprende.
Le prime vittime della legge 314
furono i forum. Sparirono come dodo nell'arco di una settimana
nell'indifferenza generale. Poco dopo i siti pornografici si
riunirono in un unico grande portale diventando uan superpotenza
della rete. Twitter, tumblir, istagram si estinsero quando la gente
si rese conto dell'inutilità di condividere materiali futili quando
nessuno aveva più il tempo di andarli a guardare. Le liti online
calarono drasticamente. Facebook venne usato sempre meno per la vita
privata e sempre più per motivi di lavoro e pubblicitari.
Nel globo la produttività media
schizzò alle stelle grazie a dipendenti finalmente concentrati sul
proprio lavoro. La pirateria online divenne praticamente impossibile
venendo a mancare la possibilità di collegarsi per ore per scaricare
episodi di telefilm e film attraverso piattaforme traballanti. La
televisione si adeguò attraverso servizi on demand di nuova
generazione.
I complottisti trovandosi a
scegliere tra un'ora di porno o un'ora di strambe teorie online
preferirono di gran lunga i primi. BeppeGrillo.it portò avanti una
strenua resistenza combattuta a colpi di petizioni online e post al
vetriolo che però pochissimi si presero la briga di leggere. Beppe
Grillo in persona si incatenò davanti alla sede del governo locale
nell'indifferenza generale.
Con una singola ora a disposizione
la gente si trovò costretta a decidere cose veramente era importante
seguire su internet. Per il 75% della popolazione la risposta a
questo dilemma era “porno”.
Nella vita di tutti i giorni si
ebbero i cambiamenti più sconvolgenti. Senza nessuno che potesse
aggiornare Wikipedia le persone tornarono ad affidarsi ai libri.
Senza giochi online e Whatapp la gente riprese a conversare al bar o
in metropolitana.
Addirittura gli aspiranti fumettisti
smisero di scrivere idiozie un tanto al chilo sui propri blog e si
concentrarono sul proprio lavoro...
-Incredibile!- dice
Paolo.
-Eppure è bastata
l'applicazione di una semplice legge. Una legge osteggiata dalla
popolazione per giunta.- dice la professoressa Fusco.
-Si ma io non ci
credo- dice una ragazza.
-Maria, questa è
storia, è successo...-
-No, non dico che
non credo a tutto. Solo alla cosa sugli aspiranti fumettisti. Non è
possibile che tutti si siano messi a far bene.-
-In effetti... gli
storici concordano che un tal Stefano Ficca abbia continuato a
sprecare il suo tempo invece di mettersi a lavoro.-
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