mercoledì 5 dicembre 2012

Le lezioni si imparano meglio se ci sbatti contro


E' bello vantarsi di essere uno scrittore: io faccio... io dico... io scrivo. Ma il punto della questione è il come. E sul come c'è molto da dire. Oggi è capitata una cosa: mi è stato chiesto di presentare del materiale. Non a dei passanti, non ad aspiranti come me ma a gente che quel tot di competenza la tiene.
Ora facciamo un passo indietro.

Ottobre 2010 io e Nikitas cazzeggiamo su un tavolo dell'Oca Nera: tipico pub napoletano famoso per la qualità della birra, la bellezza della proprietaria e i buchi in petto che ti fanno col conto. Nik è uno dei primi che ha avuto per le mani i miei racconti e varie altre cose (principalmente legate al mondo dei giochi di ruolo). Il discorso mo non me lo ricordo ma il succo era: “ho capito che lo devo leggere solo io ma così sembra che non mi meriti un'ortografia decente. Quanto ti costa rileggerti le cose?”

Data imprecisata, casa mia. Mio padre, dopo aver letto un racconto che mi rendeva particolarmente orgoglioso mi fa presente quanto sia importante eliminare tutti quegli antipatici refusi ed errori di battitura. Non gli do retta, tanto se mai lo dovrà leggere qualcuno di importante sicuramente ci farò attenzione.

Novembre 2011, il Corso (quale lo dovreste capire dalla maiuscola) è iniziato da poco le cose vanno alla grande. Pubblico i racconti che ne derivano prima su un gruppo privato con gli altri corsisti poi direttamente qui sul blog. Più di una voce mi fa presente che i post necessiterebbero di una riguardata prima dell'invio. Io continuo a dire “wabbuò tanto chi se li legge.”

Gennaio 2012, Oca Nera, Nik e Andrea condividono con me birra artigianale e tanto fritto da uccidere un rinoceronte. Dopo varie cazzate entrambi dicono qualcosa del genere: “ho visto il blog. I contenuti sono belli proprio ma quando devo leggere certi svarioni mi passa la voglia. Posso capire che sbagli la E accentata su 'perché' ma che miseria le doppie! Lo so che so errori di battitura ma che diavolo!”

giugno 2012, scuola comics. Esame finale. Lorenzo da i voti accompagnati da un commento finale: “io a te ti do 30 e lode, però mi prometti che sull'italiano ci lavori un po'”. A casa mia si direbbe “figur e'merd' “ con tanto di “poroporò!” di accompagnamento. Ovviamente la giustificazione era sempre la stessa.

Settembre 2012, ho appena caricato l'ultimo post qui sopra. Passano dieci minuti e squilla il telefono: è Aurora. Dopo mesi di tolleranza pare che abbia intrapreso una nuova crociata, ma al momento sono ignaro e rispondo.
La voce all'altro capo non è rassicurante sembra il fischio di una bomba che precipita e porta con se la stessa minaccia.
“il racconto che hai appena inviato.” dice.
“Già letto? Ti è piaciuto?” chiedo da bravo ingenuo.
“Terzo rigo: hai scritto 'abbiamo' con la H davanti” quasi passa la brina nel telefono.
“Merda.”
“Correggi va. Prima che qualcuno lo legga” poi butta giù.
E pensare che tra gli amici su facebook tengo dei fumettisti e degli scrittori. Magari qualcuno è capitato sul blog per caso. Che figura di merda.
Ma mica ho ritrovato la retta via.

La retta via l'ho ritrovata oggi. Dopo che Lorenzo mi ha detto: “porta soggetti, porta sceneggiature che a questi servono urgenti.” sul portatile c'era un po' di roba ma scritta alla cazzo. Sono passati anni da quando ho formulato la scusa: “quando dovrò mandarla a gente importante me li controllo bene”. Ecco per controllare bene la roba stamattina ci ho messo quattro ore.

Ora ho davvero capito.

Ps: anche se non nominati possiamo aggiungere alla lista di persona che mi hanno giustamente dato la morte: Valerio, Chiara, Zia Lucia, Anna Chiara, Luca, Lisa, le due Valentine, Andrea, Mario, Patrizia e un'altra folla di gente che onestamente non ricordo.

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