mercoledì 18 aprile 2012

Dalla Cina con Furore (2)

continuano le mirabolanti avventure di Nik e Andrea in quel di Cina. con la seconda ed ultima parte di questo mirabile reperto. purtroppo anche se vorremmo mancano molti dei reperti visivi recuperati durante il viaggio. ma ecco a voi la seconda ed ultima parte.
MERCOLEDÌ 26/10
17:16 oggi ci svegliamo alle 07:30 e scendiamo a fare colazione, io sono deciso a razziare qualunque cosa. Per fortuna la colazione è a buffet, molto abbondante e puoi scegliere e mangiare quello che vuoi. Purtroppo, sono capaci di cucinare tutto male. Unto e piccante, salato da intorpidire il palato, molle e nauseante, fritto stantio e sereticcio: ce n'è per tutti i gusti!
Incontriamo Paolo alle 9 al nostro Hotel, come da appuntamento, fermiamo un taxi e contrattiamo: per andare al tempio sospeso, aspettare lì due ore e mezzo e ritornare, 200 RMB in tutto. Il tempio però costa 130 a testa, e anche se è molto bello e la giornata offre paesaggi comunque suggestivi, è abbastanza carestoso! La strada per arrivare al tempio passa attraverso le waste lands attorno a Datong: campi da coltivare morti o morenti, montagne sventrate dalle miniere, polvere un po' ovunque (sul parabrezza del taxi si accumula vero e proprio fango) e strade dissestate (buchi grossi come un bambino) e fangose... c'era anche qualche spruzzo di neve sulle montagne.
Al ritorno mangiamo a un KFC e ci separiamo da Paolo, ci rincontreremo stasera a un ristorante, alle 18:30... un tre quarti d'ora e scendiamo.
ci hanno bussato alla porta della camera: il giornale di Datong, due arance e il coupon per la colazione di domani.
21:38 in stanza, ci stanno esorcizzando il cesso, che si era appilato. Con scarsi risultati, finora. Al ristorante con Paolo si è pariato, si è mangiato parecchio e parecchio unto, pagando in totale 184 RMB! Ho incantato mezzo ristorante con l'ipad, l'ultima meraviglia di Ping guo, La Mela (foto allegata)
21:43 hanno chiamato un militare armato di pompa. Il Montella si piscia addosso dalle risate. Le cameriere ci pareano addosso.
22:00 ci sono riusciti! Lo spirito del male è stato scacciato dal nostro cesso, tra le risate generali di due cameriere accorse a godersi lo spettacolo e del tizio vestito da militare (completo di scarpe mimetiche!)

GIOVEDÌ 27/10
19:41 sveglia a gusto nostro (tanto la colazione fa schifo e non abbiamo niete da visitare, solo una giornata da buttare prima di prendere il treno). Alla fine ci svegliamo intorno alle nove mezza, liberiamo la stanza e scendiamo. E, subito, ci attende la prima presa per il culo della giornata: alla reception, per restituirci i 100 RMB di caparra, vogliono la ricevuta che non ci hanno dato! In agili quarantacinque minuti, con il mio talento da poliglotta e una santissima pazienza, dopo aver parlato con tre tizie, un tizio dall'aria chiaramente manageriale (fondamentale l'unghia del mignolo a lancia) e un altro tizio a telefono che era un professorone perché conosceva l'inglese... riesco a farmi dare i nostri 100 RMB e a lasciare le valigie dietro la reception per la giornata. Usciamo e incontriamo il signor Gon che non si chiama Gon, quello del CITS, com'è, come non è, prenotiamo attraverso lui un ostello a Pingyao, pare quello scelto dalla Lonely planet. Paghiamo 180 RMB per tre notti, quindi 540 in totale. Gon si piglia 240 di anticipo, ci fa una cartuscella su cui potrebbe benissimo essere scritto "picchiate a sangue i portatori della presente, firmato Ignazio Lo Gatto", e ci manda per la nostra strada. Il resto della giornata passa relativamente tranquillo (rimpiango di non aver fatto foto ai vecchi e meno vecchi che sul marciapiede divinano con l'I-Qing su un tappetino con il Tao e gli esagrammi) e privo di prese per il culo fino alle 18 circa, quando andiamo a mangiare... ci dirigiamo al ristorante dove il giorno prima siamo andati con Paolo visto che ci era piaciuto e qui ordiniamo i tagliolini in brodo di carne che ci erano piaciuti molto il giorno prima, carne di manzo credo fritta passata in polvere piccante e forse impanatura e mezzo chilo di ravioli. Sì, proprio mezzo chilo! La cameriera cerca (perlomeno credo) di spiegarmi che sono tanti ma non riuscendo a far capire di volerne di meno ne ordiniamo comunque mezzo chilo; e qui scoppia l'ilarità generale. La nostra cara cameriera va a dire a tutti quanti come siamo stronzi e cazzoni visto che sono un'infinità. Cuochi, cameriere, capo sala tutti ci perculano in piena allegria. In effetti ci sono arrivati una cinquantina di ravioli ( a meno di 30RMB ) ed il buon greco si mette di buona lena per finirli tutti (non riuscendoci, ne avrò mangiati una trentina circa, con i cuochi che facevano da pubblico. N.). A fine serata la cameriera mi lascia un misterioso foglietto con delle frasi in cinese che forse un giorno capirò, probabilmente insulti e prese per culo. Tornando all'albergo per recuperare i bagagli vediamo decine di persone che accendono piccoli fuochi per le strade crediamo per bruciare le enormi quantità di banconote finte, forse per una qualche forma propiziatoria durante una festività, bho! Contrariamente alle previsioni riusciamo a ritirare i bagagli senza problemi, pronti per il prossimo viaggio in treno. Ribatteziamo Datong la città del buco in petto.
Conti dei nostri due giorni a Datong:
- albergo 596;
- pasti 289;
- Yungang 150 a testa, dico 150, le mamme loro;
- Tempio Sospeso 130 a testa;
- 200 RMB di taxi.
Morale abbiamo quasi speso più qui che a Beijing, Datong la maledetta città del buco in petto.

VENERDÌ 28/10
09:50 siamo a Pingyao. Nottata in treno abbastanza tranquilla, sarà perché ci stiamo abituando, sarà che questo treno era molto meglio di quello Beijing-Datong, fatto sta che anche il cesso mi è parso quasi decente. Ci siamo arrivati alle sei di mattina, portati dalla stazione all'ostello in una specie di trerruote coperto: un freddo di pazzi e diciamo... caratteristico. Arriviamo alle sei e mezza, PAGHIAMO 400 RMB tutti in anticipo, POI ci fanno "ah ma volete una doppia? Ah ma avete prenotato? eeeh la stanza non è pronta, sarà pronta alle 08:30 o alle 9 magari. Lasciate qui i bagagli e vi porto in una stanzetta per riposarvi". Ci portano in una soffitta praticamente, con letti di pietra e un cesso veramente veramente bello.
Ci svegliamo alle 9:30, scendiamo "ah salve. volete fare una bella colazione?"
"grazie, preferisco portare le valigie in stanza prima, e poi fare colazione"
"ah, certo" (va a chiamare un' altra tizia)
"salve volete fare colazione?"
"preferirei vedere la stanza"
"e quella mica è pronta!"
"...e facciamo colazione"
10:00 al tavolo della colazione, con i piatti vuoti, a scrivere il diario ed aspettare... al tavolo a fianco 5 cinesi si stanno schiattando la testa per... non so se alle 10 per loro è colazione o pranzo!
La nota positiva è che PARE che il signor Gao/Gon non ci abbia preso per il culo a oltranza: non hanno riso vedendo il foglietiello che ci ha dato e non ci hanno chiesto i 240 che già abbiamo dato a lui. Bene!
E non ci si riesce a connettere manco qui! Eccazzo!
La stanza c'è, anche se piccolina e con letti in marmo di Carrara, la connessione anche c'è, gratuita e finora funziona. Pingyao è piccolina e la si gira in poco tempo ma ci sono escursioni esterne interessanti da fare, e comunque anche gironzolare ha il suo fascino. Abbiamo incontrato Alessandro, fotografo pisano appassionato di ciclismo e montagna. Dice che il Tai Shan è tosto ma si può fare. Vedremo...
13:38, fatto praticamente il giro della cittadina antica, siamo di nuovo all'ostello, magari mangiamo qualcosa (Alessandro dice che le patate dolci cotte intere nella buccia sono spettacolari)
Ah, pare che effettivamente sia una specie di rito propiziatorio quello che avevamo intravisto a Datong: comprano mazzette di soldi falsi e appariscenti e le bruciano lungo la strada.
Cena in un locale segnalato dalla lonely planet: il cesso! Patate tagliate a fettine che non sapevano di nulla, riso con manzo piuttosto anonimo e i noodles locali che facevano schifo ai cani, voto bassissimo.

SABATO 29/10
17:57 Giornata tranquilla in cui abbiamo mangiato nuovamente male,forse Pingyao è la capitale cinese della pessima cucina. Subito nuovo buco in petto per visitare i palazzi della città, 150 RMB. La proprietaria dell'ostello ancora non ci dice nulla riguardo i biglietti del treno, speriamo bene e che non la debba bruciare viva. Avvistato uomo dall'esperienza ventennale nell'addestrare asini.
22:30 da dentro il letto. Avevano detto che staccavano internet alle 22. Mentivano. E si prende pure dalla stanza!

DOMENICA 30/10
sveglia alle 08:00 e colazione con omelette e banana pancake. Ancora rimembriamo l'orrore della sera precedente nel ristorante. Il napoli ha perso, porca puttana.
Alle 9 parte la gita dall'ostello "Harmony" verso il castello di Zheng Bi. Invece, sorpresa, ci fermiamo alla residenza della famiglia Wang. Che fate, pagate 60 RMB per entrare a vederla (anche se non vi interessa davvero), o state due ore piene a fare i barboni nel parcheggio mentre gli altri la visitano?
Paghiamo, entriamo, ci facciamo un giro. Molto ampia, è Ming ma non pacchiana, e anche se le stanze dentro sono praticamente vuote non è malaccio. DOPO ci rimettiamo in macchina (noi due, un austrliano, un francese che parla cinese e una coppia di inglesi) e arriviamo a 'sto castello. Che poi è una fortificazione in un villaggio a finale. Il bello sono i cunicoli molto in stile Napoli sotterranea, il forte di per sè non è particolarmente bello, ma ha tempietti e decorazioni raramente visti. Il villaggio è ancora abitato da circa un migliaio di persone, e siamo arrivati in periodo di raccolta, quindi c'è abbastanza attività di ciucci, trattori, macchinari vari simil-trerruote e tanto, tanto mais. Mangiamo lì in compagnia verso le 14 (il pranzo non un granché ma nemmeno uno schifo, e 25 RMB a testa sono una miseria) e torniamo a Pingyao. Il viaggio in macchina ha stupedeato entrambi, e siccome non c'è moltissimo da fare, ci buttiamo a letto a leggere e riposare. Alle 19:30 stiamo ancora qua.
Giusto per fare un paio di conti: 85 a testa per la gitarella, 66 a testa per la residenza Wang, 60 a testa per il castello, 25 a testa per il pranzo... totale 472!
Sorpresa serale! Ci avevano preso per il culo selvaggiamente coi biglietti! OGNI VOLTA che dicevo "allora i nostri biglietti di treno?" la tizia sorrideva in modo stolido e diceva "certo, per il 31, sì, ho capito". Stasera usciamo dalla stanza e ci fanno "eh dovreste sbrigarvi, 'ché il treno parte tra un'ora"... e insomma dopo TRE volte che glie lo ripeto e lei mi guarda ridendo e perculandomi, ha preso il treno notturno per il 30 invece che per il 31!

LUNEDÌ 31/10
ALTRA SORPRESA! I biglietti li aveva fatti a cazzo, e va bene, li ha cambiati per il 31. Hard sleeper. Ma non è tutto: ci ha messo in due carrozze diverse e s'è presa OTTANTA RMB di commissione! EVVIVA PINGYAO!!!
14:35 siamo al Yamen Hostel, il posto in cui saremmo andati se non avessimo dato retta a Gao. Non è male, almeno la hall. C'è pure il biliardino, qui. Ci siamo fermati solo a mangiare (roba decente, e per Pingyao già è una festa) e ci hanno dato la password per il WiFi. Dalle nove di stamattina a quest'ora abbiamo visitato 10 siti a pagamento! E dico dieci, sommando i 5 dell'altro ieri arriviamo a un ottimo totale di 15. Possiamo quindi dire col gusto della vittoria che abbiamo pagato 10 RMB a posto. E forse tra un po' ci vediamo il sedicesimo (il sedicesimo lo avevamo già visto. Poco male, rimane una media di 10 RMB a posto. Ottimo!)
- (Nikitas) 21:47 a bordo del treno Pingyao-Xi'an HARD SLEEPER! Cioè io e 5 cinesi, in una cabina che non si può chiudere. Ero preso dallo sconforto fino a qualche minuto fa: siamo accalcati, non c'è posto per me e per le valigie, e c'è un chiattone che russa come un trapano. Ma, mentre contemplavo inebetito la notte d'inferno che mi si prospettava, una signora che stava mangiando seduta fuori alla cabina mi nota, e con gesti mi fa capire di mettere le valigie sul tetto. Non è tutto: sveglia un tizio dalla cuccetta sopra la mia, e lui non solo mi aiuta a infilare la mia valigia in modo sicuro, ma scansa anche i suoi panni e la sua roba per fare spazio alla mia. Che parrà poco, ma secondo me non lo è. Insomma, ancora una volta, i cinesi si dimostrano gentili e "ospitali" anche in una cabina di treno a sei persone. Non lo so, magari mi sveglio e mi trovo senza valigie... questo poi è un altro discorso.
08:02 (Andrea) la notte sul treno è stata tutto sommato tranquilla. A parte l'inizio in cui il capotreno mi ha assegnato un posto sbagliato (la cuccetta più in alto di tutte) dove non sono riuscito ad entrare causando l'ilarità generale. Mi aspettavo di peggio.
PS: Pingyao si conferma capitale cinese dei piccioni, della pessima cucina delle perculate gratuite e ripetute.

MARTEDÌ 01/11
07:56 siamo all'ostello di Xi'an. Alla fine le valigie le ho trovate e, se non fosse stato per un maledetto porco che ha russato come un trattore ininterrottamente per tutta la notte, avrei perfino potuto riposare. Ah, altra gran bella notizia: la tizia dell'ostello di Pingyao ci ha preso per il culo anche in differita, visto che il treno è arrivato circa un'ora prima di quanto ci aveva detto. Ci hanno svegliato alle 5!
Il "free pick up" dalla stazione era una tizia che ci ha portati sull'autobus di linea e ci ha fatto vedere a quale fermata scendere, ma l'ostello pare abbastanza bello e annovera i letti più morbidi in assoluto sui quali abbiamo mai dormito finora (nonché dei cuscini che NON sono riempiti con la sabbia del gatto!).
23:07 è proprio tardi! Oggi siamo andati in giro per la parte musulmana di Xi'an. Carina e ci sono molte bancherelle sfiziose, sia qui vicino per comprare cazzate sia nel quartiere arabo per provare qualcosa da mangiare. Abbiamo raggiunto anche la Pagoda della piccola oca, salvo scoprire che (nonostante gli orari fossero 9-18) la biglietteria chiude alle 14. Al quartiere arabo siamo stati giustamente presi per il culo mentre, come due oranghi alle prese con la fisica quantistica, tentavamo con scarsissimi risultati di aprire un pacchetto di anacardi. Poco male: dopo averci sfottuto abbondantemente le due tizie ci sono venute in soccorso con un tagliaunghie!
Abbiamo riposato e mangiato all'ostello, e concordiamo che il pollo piccante alle arachidi non sia per niente male! Avvistato un gruppo di italiani con purpi, cozze, sconcigli e scorfani al seguito.

MERCOLEDÌ 02/11
17:53 nel rispetto di antiche tradizioni, scriviamo il diario all'ostello davanti a una birra. Solo che l'ostello è quello di Xi'an e la birra è una Carlsberg alla spina. Dettagli. Oggi sveglia alle 8, per le 11:25 stavamo all'esercito di terracotta. 110 RMB di ingresso, tantini, ma ci siamo consolati di aver pagato solo 7 a testa per il pullman! Varcato i Due Ingressi della Fede Eterna del parco intorno all'esercito di terracotta. Scattate svariate foto ai guerrieri del suddetto esercito. Mangiato famosa patata dolce arrostita che, nonostante costasse 10 RMB si deve dire ch'era buona. Al ritorno a Xi'an pioviginava, ma questo non ci ha impedito di saggiare gli spiedini di un poco zozzoso cinese musulmano in mezzo alla via. Ed erano proprio buoni, anche se piccanti.

GIOVEDÌ 03/10
sveglia finta alle 06:30 per andare a Famen, ci autoconvinciamo che in realtà c'è brutto tempo e ci riaddormentiamo. Svegli di nuovo alle 09:36
Siamo andati alla Pagoda della Piccola Oca e relativo museo dello Shaanxi. Bello e gratuito, quindi molto bello! Sul fronte delle brutte notizie, ho perso la macchina fotografica (di mia madre) con circa 1800 foto dentro. Le ultime foto credo di averle scattate all'esercito di terracotta, poi la macchina devo averla spersa o al megaparco lì intorno o sul bus ritornando. Siamo pure andati alla fermata dei bus, ma quasi nessuno capisce l'inglese e chi mi ha capito ha detto che non avevano nessuna macchina fotografica. Ci hanno pure detto un altro orario a caso per il bus che porta a Famen (110 km di allegria a ovest di Xi'an): quel bus parte alle 7, il che vorrebbe dire che ci dovremmo svegliare alle 05:30. Mhm.
Poi, basta, siamo tornati sperdendoci sotto la pioggia e ora, alle 18:03, ci stiamo asciugando in ostello...

VENERDÌ 04/11
non ci eravamo accorti che non c'era il diario. Lo sto scrivendo alle 09:28 di sabato 5.
Sveglia VERA alle 06:30, abbiamo preso il bus da 25 RMB per Famen che è partito alle 8:25 ed è arrivato tipo alle 10:45. Il tempio nuovo è enorme, romboidale ed è una rara pacchianata anche per gli standard cinesi. Corridoio di pellegrinaggio in cemento lungo un paio di km, statue dei budda alte 12 metri, filodiffusione perennemente sintonizzata sull'equivalente buddista di Radio Maria con casse mascherate da pietre nell'erba...
La parte interessante era la vecchia pagoda (ricostruita la settimana scorsa circa, visto che era crollata negli anni 80), il museo e la cripta sotto con le reliquie. 120 RMB sono stati un po' tanti per me, ma capisco che per tutti i tizi venuti a pregare (nonostante fosse una giornata dal clima di schifo, c'erano abbatanza cinesi) ne valesse la pena.
Torniamo, si va al quartiere musulmano. Troviamo la moschea ma è sotto lavori e non si vede una mazza, cerchiamo di mangiare al quartiere musulmano. Loti essiccati, spiedini di montone... alla fine troviamo un posto dove mangiare al coperto: agnello al cumino piccante come poche cose, tortini fritti di zucca leggermente dolci E POI riso con gamberetti (le portate le servono un po' a caso anche qui a Xi'an). Tutto sommato, niente male (e il totale è stato tipo 94 RMB)

SABATO 05/11
Sveglia in tutta calma alle 9, alle 09:40 stiamo facendo colazione. Dobbiamo in teoria ancora decidere se andiamo al Tai Shan o no.
La Pagoda della Grande Oca ha vinto la più grande gara di nascondino degli ultimi anni a Xi'an. Presi nel mezzo e come al solito perculati noi. Il Venezuela ha per noi deciso il destino del viaggio: niente Taishan e prolunghiamo il nostro soggioro a Xi'an, sempre se riusciamo a cambiare il biglietto. Alla prossima.
21.33 pomeriggio di fuoco quest'oggi a Xi'an. Alle 15.48 usciamo per cercare un taxi che ci porti alla stazione. Scopriamo che gli ebrei negri cani come noi non sono ben accetti dai tassisti locali: dopo aver gesticolato per fermare circa 20 taxi che ci hanno respinto come se fossimo l'ebola se ne sono fermati solo due, uno volevo 100 RMB per portarci alla stazione ed è stato gentilmente mandato a cagare; l'altro dopo aver scoperto che volevamo andare alla stazione e non all'aeroporto ci ha scacciato in malo modo. Ormai in ritardo decidiamo di prendere la metro e sperare nella buona sorte. Alle macchinette dei biglietti troviamo il raduno nazionale dei tetraplegici e dunque arriviamo in stazione quando il nostro treno è ormai partito da 30 minuti. Incredibilmente ci cambiano il biglietto senza far problemi dopo averci pariato un po' addoso, ormai ci siamo abituati alla cosa. Tornati all'ostello dopo circa 3 ore per fare il check in scateniamo l'ilarità generale e regaliamo ai cinesi presenti l'ormai solita allegria che ci portiamo dietro.

DOMENICA 06/11
sveglia alle 09:00, ma la vera sveglia è, come sempre, il pellegrinaggio del Montella al cesso, che avviene alle 09:23. Ci hanno dato un'altra stanza, interrata e con il nostro vecchio amico Letto In Mattoni. Però hanno avuto la decenza di mettere due materassini sopra i mattoni, il che rende il letto più sopportabile, e in tutta onestà a noi di avere le finestre fregava poco e niente.
Vinta la gara di nascondino con la Pagoda della Grande Oca. Un totale di 80 RMB per vedere il parco intorno e per salire dentro la Pagoda della Grande Oca e guardare di fuori. Poi, con soli 40 minuti di metropolitana, siamo subito alla stazione nord dei treni, dove ci viene confermato che da Luoyang a Beijing per l'8 novembre ci sono solo due posti in Hard Seat. Ricche risate e feste nazionali, ci faremo sette ore di notte in hard seat coi cinesi!
Visita alla moschea di Xi'an, esiste, costa 25 RMB e non è particolarmente impressionante, anche se piuttosto interessante per il misto di stili arabo e cinese.
19:06 all'ostello, a breve usciamo e andiamo a cena.
(abbiamo cenato in un posto al quartiere musulmano. Pollo piccante con ossicini, carne spugnata in qualcosa tipo riso e DUE porzioni di ravioli al montone che sono state prontamente inserite nella classifica del buon cibo. Conto tipo 114)

LUNEDÌ 07/11
13:23 sveglia tranquilla alle 9, siamo usciti con il bel tempo tipico di Xi'an, ma armati di una cartina che non pareva disegnata da un seienne col parkinson. Purtroppo si è rivelata inutile anche lei: il Tempio degli Otto Immortali vince il suo primo e ultimo round di nascondino. La gitarella sotto la pioggia del quartiere di Xi'an noto come "little Bangladesh" ci regala comunque emozioni, con i suoi odori caratteristici, le strade che non dovrebbero chiamarsi così e le simpatiche pozze d'acqua marrone da guadare. Ora siamo all'ostello seduti lontano dai nostri soliti posti, caricando l'ipad e pronti per la seconda prova generale dello show comico teatrale intitolato "facciamo il check out dall'ostello e prendiamo il treno per Luoyang". Magari è la volta buona, non mi vorrei sbilanciare...
21:05 era la volta buona! Siamo in ostello a Luoyang. Viaggio tranquillo in treno, siamo usciti dall'ostello di Xi'an alle 14:30 per poi fare i barboni con calma alla stazione nord (ci siamo arrivati in metro ovviamente, e si conferma stazione nelle terre perdute). Arriviamo alla stazione Luoyang Longmen che sono le 18:40, ma è buio pesto, piove, fa freddo e ovviamente anche questa stazione è nel centro del Nulla più assoluto. Il primo tassista che fermiamo ci chiede i soliti 100 RMB e ottiene il solito "vafanculo". Il secondo, sebbene dimostri quindici anni stentati (la licenza di guida era datata 22/08/2011), fa cenno di aver capito, carica le valigie nel bagagliaio APERTO (ho già detto che pioveva, vero?), e va per la sua strada. Momenti di gioia e ilarità si alternano mentre un camion ci finacheggia bussando, una macchina sta ferma in mezzo alla strada con le ruote bloccate in un fosso e un Genio Del Male fa retromarcia in piena carreggiata. Il nostro, col suo flebile clacson, si limita a un paio di inversioni a U su linea non tratteggiata mentre parla al cellulare per capire dov'è l'ostello. Alla fine viene 36.50 RMB e si piglia un ricco 40. E di nuovo vafanculo al primo tassista. 40 RMB ben guadagnati, perché stavamo veramente in culo ai lupi. (tipo 17 km)
L'ostello presenta una caratteristica architettonica quantomeno singolare: un cesso (nel senso di stanza del bagno) fatto non già in banale muro, ma in innovativo e artistico vetro. Già. Praticamente da qualunque parte della stanza è possibile vedere una persona che sta al cesso, e nel caso tirasse la tenda (ma non tutta) c'è uno specchio situato sapientemente che permette di guardare perfettamente l'interno del cesso dai letti o dalla metà delle possibili locazioni all'interno della stanza.
Ora siamo seduti a un tavolo su un pianerottolo e aspettiamo che ci portino da mangiare. Se ci trovano.
(ci hanno trovato, due cheesburger ampi come monete da 2 euro, perché il cuoco è in vacanza. Ce li facciamo bastare)
PNG DEL GIORNO:
- esperto filologo di lingua orchesca sul treno, con riconosciuta fama internazionale

MARTEDÌ 08/11
00:14 treno Luoyang-Beijing. HARD SEAT! Pensavamo di stare come le vacche ma obiettivamente ci sbagliavamo: stiamo come i polli da batteria! Ma andiamo con ordine: sveglia alle 08:00, prima cacata del Montella, scendiamo le scale "hallo! Ma una bella colazione?"
"e quello il cuoco non ci sta. Niente colazione"
tornati sopra il Montella ri-caca... così, per il disturbo di aver sceso le scale. Sgombriamo la stanza (che aveva dei letti tra i più duri incontrati dopo Pingyao, e che la notte ha raggiunto sicuramente temperature sotto 0º. Però 100 RMB la stanza!) e ci avviamo alle grotte di Longmen. Parte la gara di nascondino/caccia al tesoro più avvincente dell'Asia continentale! Dobbiamo prendere il bus 53 da una fermata vicina e scendere al capolinea. Facile, se non fosse che il 53 mica passa più di là! E mica lo levano dagli autobus segnati sulla fermata! No, piuttosto appendono a un filo sopra la fermata un cartello taglia A4 e tutto in cinese, e bon se non lo sai fottiti. Stavamo appunto per fare quello, quando il buon Montella riconosce una cinese che peserà 25kg con le tasche piene di sassi: è una dell'ostello, e presumibilmente sta andando pure lei a Longmen. E parlerà cinese. E infatti. Ci guidano (lei e un'amica) per un buon tre strade diverse, seguendo indicazioni date dai più disparati passanti. Alla colonna con il cantero in cima giriamo a destra, ed eccolo lì, il 53! Che non si ferma! La fessa di sua mamma! Vabbè ne aspettiamo un altro. Sul bus troviamo un bel personaggio: vecchietto chiaramente ammiratore delle evoluzioni del Montella Volante. Attacca una pippa in cinese, ride come un forsennato quando gli si dice "no", e così via... gente semplice, s'accontentano di rettangoli e occidentali per pariare. Arriviamo, visitiamo Longmen, ci facciamo un mazzo tanto su e giù per quelle che aprossimerei a 27.000 scale (e ci siamo pure scansati un tempio). Belle le grotte, bello il budda gigante, di merda la giornata. E vabè. 120 RMB di biglietto, ma è pure una cartolina, e ho intenzione di usarla. Prendiamo un altro 53 per tornare che ovviamente non si ferma alla sua stazione (sennò che divertimento c'è?), e incontriamo di sfuggita un altro personaggio, con delle sopracciglia forse più lunghe di quelle del buon vecchio Uomo Koala, ma meno folte. Il resto della giornata è all'insegna del barboneggio, prima in un KFC, poi all'ostello e infine alla stazione.
Ora siamo noi e un numero incalcolabile di cinesi, messi uno nguoll a n'at che manco le vacche appunto, e non riesco manco a muovere i piedi, che si stanno lentamente addormentando... e questo è fino alle 06:30 di domani.
04:39 Aggiorno il diario, 'ché non ho niente di meglio da fare. Nemmeno un minuto di sonno. Ora sto in piedi in mezzo al corridoio per evitare che le gambe vadano in cancrena.
09:16 Red Lantern! Alla fine posso annoverare ben 18 minuti di quasi-sonno, il Montella dice che avrà dormito un due ore, spezzate in intervalli di 15 minuti. Comunque sia, l'esperienza del carro bestiame (o delle batteria di pollame) è finita. Ora stiamo godendoci la colazione gratuita PIÙ un'altra ordinata vicino! La stanza senza cesso pare decente (è nel main building), dobbiamo vedere come ci troviamo
PS: il catarro è tornato a farmi visita, sono un produttore in proprio di Purissima Giada

MERCOLEDÌ 09/11
14:57 ci siamo svegliati da un onesto riposo che ci permetterà di non perdere sanità mentale nell'arco della giornata (forse). C'è addirittura bel tempo, sole e caldo! E che è?!
20:30 al Red Lantern, davanti a una Tsing Tao, come prescrivono le Antiche Tradizioni. Di ritorno dal Din Tai Fung, e che Din Tai Fung! 20 miniravioli al maiale serviti con zuppa, 10 gambero e maiale Shao Mai, 2 panuozzi con maiale, 10 maiale e granchio, 10 Divini Fagioli Rossi... e poi altri 5 Divini Fagioli Rossi (ovviamente errore loro: ne avevamo ordinati altri 10 perché i primi avevano subito un leggerissimo calo di qualità dovuto all'abbassamento di temperatura). Pagati 338 RMB, sempre santi e benedetti!
Il resto della giornata relativamente poca roba, siamo andati in giro sul lago (e quando mai no) e sulla via della pipa in cerca di cianfrusaglie da comprare, poi siamo andati a salutare Montolivo e lì vicino abbiamo visto un negozio di strumenti promettente.

GIOVEDÌ 10/11
Sveglia tipo alle 08:30, Residenza Gong, parco Jingshan e Wangfujing finiti tutti prima delle 16, record continentale! Compere: la corona di Lello Signore dei Manciù, tre teiere, scimmiotto pacchianerrimo. Memorabile la scena in cui un geniaccio dietro la Wangujijng voleva vendermi un cappello di bambù a 85 RMB ed è sceso a 30 in pochi secondi, mentre me ne andavo divertito.

PNG DEL GIORNO:
-il tulipano nero, dopo aver partecipato alla rivoluzione francese si è trasferito in Cina dove, dopo essere stata un personaggio importante della rivoluzione culturale, si gode la pensione nel parco Jingshan
- il Dio della "Gent ca sap vest'r", avvistato nella metro di Beijing

PAROLA DEL GIORNO:
Calzate cvd

VENERDÌ 11/11
scesi appena in tempo per la colazione. Si è andati al Palazzo d'Estate, che poi sta vicino a una fermata di metro sulla stessa linea di Xin Jie Kou. Bello grosso, il palazzo col lago. Begli scorci e abbiamo visto un tizio che non può non essere nominato (vedi PNG). Poi siamo andati via metro vicino al tempio di Confucio, dove per una cifra ragionevole abbiamo preso 4 quadretti a tema floreale, carini da appendere. Dopo ancora, Via della Pipa, dove mi sono fatto infinocchiare per una camicia (200 RMB) e ho preso un centrotavola di cui già ora non sono molto convinto... bah! Cmq cartoline prese, a pacchi, ora si tratta solo di scriverle e inviarle.

PNG DEL GIORNO
-il Cow Boy della pop generation cinese, l'uomo che tutti vorremmo avere come modello per crescere (titolo provvisorio), alto barba lunga e folta, cappello da cow boy, maglione di lana con sopra una bambina, pantaloni arancione accesso, calzini rossi con le dita e sandali da samurai, inimitabile!

SABATO 12/11
20:48, Red Lantern, Tsing Tao. Di ritorno dal Quan Jiu De. DUE anatre! Cena più costosa del viaggio, ma ci siamo fatti come l'accetta!
Sveglia con assai calma, siamo andati all'old summer palace, passeggiatina, paperelle, comprato imprescindibile regalo al Ficca, riavvistata la bambina popstar con fidanzato, incontrati dall'amico porpettaro.
Spedite cartoline, e poi il succitato Quan Ju De. Le foto subite salgono a 12, con due tizie che ci fermano, impressionate dal nostro fascino occidentale, e si fanno le foto con noi alla via della pipa.

DOMENICA 13/11
Ding Tai Fung.
 
con quest'enigmatico messaggio si conclude la storia di questi due Marco Polo moderni. dopo l'ultima enigmatica frase i due sono saliti sul loro aereo e sono tornati in patria. mi rendo conto delle incredibili lacune di questo documento. decine di parti andrebbero approfondite e altre svelate (ad esempio la storia dell'aereoporto di Mosca o la compagnia aerea cinese famosa per far cadere un volo ogni dieci) ma purtroppo gli autori sono pigri quasi quanto me quindi è necessario accontentarsi.

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