Mi rendo conto della gravità delle mie
parole. Mi sanguinano gli occhi sono a digitare queste parole ma la
verità è quella cosa che non piace a nessuno. Quella cosa che ti
fotte il cervello e ti lascia sbavante sul marciapiede a chiederti
chi cazzo te l'ha fatto fare di credere a tutte le balle quando era
così ovvio che stavi sbagliando.
E quindi si, lo ripeto: ha ragione
Berlusconi.
I mari si seccano, la terra trema. Alla
sede della Bonelli qualcuno legge i miei soggetti, decide di
chiamarmi per dirmi quanto gli sono piaciuti e poi muore, ucciso dal
karma negativo di questa frase.
Ma riepiloghiamo che poi sembra che sia
pazzo o che quelli dei Circoli della Libertà mi hanno rapito e
convinto a passare con loro con frasi tipo “passa al lato oscuro,
noi abbiamo la figa. Non quelle fighe comuniste. Gnocca vera.”
Monti da le dimissioni, si va a votare
e scopriamo che il PD (da vero professionista) non riesce nemmeno a
vincere quando tutto il mondo lo da favorito. Grillo fa quello che ha
fatto e Berlusconi ci mostra un esempio pratico del nostro incubo
peggiore.
Così dalle urne esce il risultato
chiarissimo che ci chiedeva l'Europa, il mondo e la Federazione
Galattica.
Stallo alla messicana. Bersani dice
qualcosa che suona come un “ok io ci provo” con la voce di chi ha
tirato su la pagliuzza più corta. Berlusconi dice “larghe
intese”perché fare le larghe intese col PD per lui è come
governare ma dando la colpa agli altri. Grillo, in coerenza con le
sue idee, segue il consiglio dei rettiliani e dice “o governiamo
noi o fottetevi”.
Così tanto per essere chiari con gli
elettori del PD che già si aspettavano un appoggio al governo
Bersani. Che poi poteva essere una così bella idea: il PD governa ma
non può fare nessuna merdata che i grillini li tengono per le palle
con la fiducia. Non so perché ma a me suonava bene.
C'è solo un problema: Grillo non ha
nessun intenzione di andare al governo, anche lui vuole che gli
altri facciano le larghe intese.
Così può continuare a dire peste e corna. L'importante è far finta
di far qualcosa col proprio elettorato: streaming, votazioni online
per qualunque stronzata e un sacco di proclami di austerità
parlamentare che lasciano il tempo che trovano.
Bersani
è cosciente che fare le intese con Berlusconi equivale a un Harakiri
politico del PD. È convinto che andare a chiedere la fiducia in
parlamento qualche grillino meno talebano lo appoggi. Intanto tra
elettori e dirigenza PD si esercita l'autocritica del post derby:
tutti a dire “eh, se candidavamo Renzi” come se Bersani fosse
stato imposto dallo Spirito Santo.
Che
poi è facile a fare i renziani. Basta riempirsi la bocca di ovvietà.
Renzi
è quel tipo di persona che lascia decidere agli amici dove andare a
mangiare e poi si lamenta che il locale fa schifo.
Quello che dice “io te l'avevo detto” solo dopo che l'hai fatto.
Quello pieni di buoni consigli col senno di poi. Quello che la colpa
è sempre di qualcun altro. Quello che, fosse uno della tua comitiva,
lo prenderesti a calci tutti i giorni perché è uno stronzo.
Bersani
va a piangere da Napolitano che nessuno gli da la fiducia. Il
presidente in scadenza di mandato si guarda intorno e inventa una
bubbola per tenere tutti buoni in attesa che scada il suo mandato e
la patata bollente passi a qualcun altro.
Grillo
chiede l'incarico per i suoi perché “il popolo ha scelto noi”.
Eh no bello. Un terzo del popolo ha scelto voi e se i comunicatori
del PD sapessero fare il loro lavoro sarebbero stati anche meno di un
terzo.
E
Berlusconi? Lui continua a gridare la sua disponibilità alle
alleanze perché non ha niente da perdere e tutto da guadagnare.
Larghe intese: significa eliminare il PD. Uccidere i suoi deputati,
far strage delle loro mogli e prendere schiavi i figli. Significa
essere il re delle macerie alla prossima tornata elettorale, quando
un paese disperato lo acclamerà come presidente galattico perché le
sue balle sono meglio di qualsiasi verità, perché tra l'originale
(Berlusconi) e la copia (Grillo) la gente tornerà da lui. Alle
prossime elezioni il Movimento 5 stelle pagherà lo scotto del caos
che sta portando avanti e LUI, unico e solo risorgerà dalle ceneri.
Intanto
in Italia la gente perde il lavoro, si ammazza, le fabbriche chiudono
e Berlusconi rischia la galera se non rimette le mani nella stanza
dei bottoni. Per cui bisogna fare presto a risolvere sto casino. Ma
presto tipo l'altroieri.
La
verità è che nella classe politica vecchia e nuova si è diffusa la
consapevolezza che essere l'opposizione è incredibilmente più
semplice che fare il Governo. Fare l'opposizione significa stare lì,
gridare ogni tanto alla dittatura ed al complotto e dire “eh ma io
l'avrei fatto meglio”. Se l'Italia fosse un cantiere su una strada
dove sono straripate le fogne l'opposizione sarebbe rappresentata
dagli anziani che guardano.
Di
contro, il povero operaio con le braccia nella merda fino ai gomiti,
la cicca in bocca e lo sguardo truce è il governo.
Ecco
nessuno vuole essere l'operaio adesso.
È
facile guidare una ferrari a 200 all'ora sul lungomare Caracciolo. Ma
se la stessa ferrari falciasse quattro persone e poi finisse contro
un muro tu accetteresti di fare cambio posto col guidatore?
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