venerdì 14 settembre 2012

il Tunnel


Immaginatevi uno stanzone pittato di bianco. Quel bianco scarso di chi non ha voglia di passare la vernice più dello stretti indispensabile. L'aria è umida un po' perchè il locale si trova al livello delle cantine un po' per l'unica porta chiusa ma soprattutto a causa del sudore evaporato di una trentina di giovani e giovanissimi seduti uno di fronte all'altro su tavolini di plastica modello giardino.

Se c'è qualcosa che può dare più fastidio della puzza e del calore che regna lì sotto sicuramente questa può essere il vociare, le risate malefiche e tutto quello che si accompagna a locali come questo. Sulla cassa un tizio tarchiatello dai capelli unti confabula con uno spilungone mentre un gruppo di ragazzini osserva rapito due ragazzi più grandi che si scambiano insulti coloritissimi mentre giocano con quelle strane carte.



Ora che avete visualizzato bene l'ambiente potete smettere di immaginare. Quella bolgia infernale appena descritta era la vecchia ludoteca dove ho iniziato a giocare di ruolo e via discorrendo. Metaforicamente si può dire che sia entrato nel tunnel proprio lì. Lo strano gioco con le carte è Magic: l'adunanza e quella torna di gente era ciò che di solito succedeva ad un torneo.



Magic è un gran bel gioco, è stato tra i primi che mi hanno tirato dentro con il suo sistema all'apparenza fin troppo semplice: ci sono delle carte, ogni carta fa un qualcosa, tu compri le bustine delle carte e ti componi il mazzo e poi giochi contro altra gente. In tutto questo il gioco è a tema fantasy. Apriti cielo! È come fare il fantacalcio con le figurine e sono pure dei mostri! Ecco il pensiero del 11enne che ero.



Man mano che crescevo il gioco sembrava evolvere con me: nuove carte, tornei, gente serissima che quasi lo faceva di mestiere, gente che faceva calcoli statistici mazzi ottimizzati e via discorrendo.



Ma c'è un dettaglio che ci è sfuggito per molto tempo: le carte più forti erano le più difficili da trovare, l'investimento per farsi un mazzo decente cresceva vertiginosamente. Avevi due alternative: o spendevi una marea di euro ad ogni nuova uscita o ti mettevi con tanta santa pazienza a fare scambi sfruttando l'altrui ignoranza. Ora come ho già ribadito io sono povero e pigro per cui ho mollato. Ci sono ricaduto un paio di volte ma alla fine ho lasciato perdere (entrando in altri tunnel ma questa è un altra storia).



Ma ora ad anni di distanza Valerio ha fatto il danno. Esiste un programmino con annesso sito che fa una magia, una vera magia: giochi a Magic via internet, con tutte le carte e tutte le figure!

Il programma è di una semplicità becera (basti pensare che io sono riuscito ad istallarlo e a giocarci senza problemi). Percui se anche voi siete usciti dal tunnel ma ancora la dipendenza vi scorre nelle vene...ecco il LINK scaricate giocate e fate. Il mio nick è Jabbawack.



Ora devo andare....un altra partita e poi smetto...davvero...posso smettere quando voglio.

Nessun commento:

Posta un commento