sabato 30 giugno 2012

Traditi e in fuga

Schiva i proiettili imprecando. La paratia di ferro lo mette al riparo mentre ricarica l'automatica. Quei bastardi sapevano che stava arrivando. Qualcuno all'agenzia non ha fatto il suo dovere. Oppure hanno deciso di farlo fuori.

Preme sull'auricolare in cerca di una frequenza libera ma riceva solo rumore statico. Se sono arrivati fino al centro comando è finita. Ora è solo. Si sporge dall'angolo sparando all'impazzata abbattendo almeno due agenti con colpi precisi in mezzo agli occhi.



Altrove quattro agenti si guardano con aria tesa mentre la Francese li fissa con aria di sfida e le mani alzate. Nella stanza sono sparsi scatoloni e valige piene di vestiti e strani aggeggi. È la prova che stava preparandosi a tagliare la corda. Lei li guarda beffarda sa che si aspettavano di sorprendere anche Lui ma non si fatto trovare. La partita con Lui si è spostata per le strade da pianificazione a pura improvvisazione e lui è un maestro ad improvvisare. Lei deve solo fare quello che le è stato detto: nella sua borsa due biglietti per Parigi volo delle 20:40 da prendere o da sola o in due. Le scatole le apparecchiature sono solo un diversivo. Lui ha con se le cose importanti. Lui sa già tutto.



Sta andando tutto a rotoli: il bersaglio è troppo coperto, il palazzo è pieno di pistole e di uomini che le sanno usare e lui è solo e con un volo da prendere. In questi casi c'è solo una cosa da fare: piano B e 'fanculo alla discrezione. È stato pagato per un lavoro e per dio lo porterà a termine. Spara un altro paio di colpi giusto per guadagnare tempo mentre tirava fuori la trasmittente. Si lanciò per le scale dell'edificio fino alla porta di sicurezza che da sul terrazzo di un palazzo vicino. Nello stesso istante in cui supera la porta preme il bottone.



-BIP-

-BOOOM-



la Francese continua a tenere le mani alzate ma gli agenti sanno che sta solo aspettando il momento propizio. E questo non tarda ad arrivare: una forte esplosione in lontananza. Un istante e la ragazza è su di loro: si sono fatti ingannare dal suo abbigliamento apparentemente scomodo e inadatto ma quando lei inizia a tirare calci è troppo tardi. Da chi sa dove estrae un coltello e lo lancia eliminando l'ultimo agente cosciente. Qualcuno ha cantato. La rete si sta stringendo in queste ore. Deve fare in fretta: prende la valigetta e il portatile si cambia rapidamente e scende di casa diretta all'aereoporto.



Giuseppe continua a correre senza badare al quinti piano del palazzo che si accartoccia tra le fiamme e senza minimamente badare a grida e feriti. Corre, deve fare in fretta, prima che mettano le mani sulla sua macchina. Se prendono i dati è finita.

Ma non li prendono. Gli agenti, per quanto bene addestrati devono badare prima alle vittime civili, lui no. Lui può salire in macchina e partire. Mentre guida controlla i documenti c'è tutto. Prende il telefono



riiing riiiing
-si?
-qualcuno ci ha venduto.
-si lo so. Hanno provato a fare irruzione anche qui
-dove sei adesso?
-sono su un taxi, resta tutto come programmato?
-è la cosa più sicura da fare, nessuno sa del viaggio
-perfetto, ci vediamo lì
clik!



Esco dalla mia stanza dopo 4 ore di musica e youtube coronate da ben quattro tavole sceneggiate. La casa è deserta e silenziosa. Giulia è andata dalla famiglia le casertane sono anche loro via. La stanza di Giuseppe e Stefanie è aperta. Tutto è vuoto, sul letto non ci sono lenzuola, non ci sono vestiti le cose dei due sono sparite dalla cucina.

Sono andati via.



Epilogo

sul volo dell'Easy Jet per Parigi il Killer e la Francese brindano con acqua minerale alla fuga riuscita. Lui però ha un espressione strana, è arrabbiato: qualcuno ha provato a fregarlo e non è una bella cosa. Qualcuno dovrà pagare.



Prossimamente:



The Siculo's Supremacy


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