THOOOM!
KRAAAK!
Sui cieli di
Roma Thor, dio del tuono e supereroe
di prima categoria sfoga la sua collera
riversando lampi e oceani di pioggia sulla città eterna. Thor è inferocito.
Perché il suo film d’esordio è brutto, perché hanno dato la sua parte ad un
belloccio biondo inespressivo e soprattutto perché c’è un cinese ad Asgard.
THOOOOM!
BOOOOOM!
Mi sveglio
di soprassalto nel letto. Oggi è il gran giorno. La prova generale, l’anteprima
al Romics. È il 5 di ottobre e tra appena 6 ore staremo dietro ad un banchetto
a vendere in anteprima le prime copie dei nostri fumetti autoprodotti.
La sera
prima io e Valerio ci siamo trovati scaramanticamente concordi: sarà un
disastro, sarà una tragedia.
Non può
essere altrimenti, siamo convinti che sul nostro gruppo gravi una feroce
maledizione. E ci sono tangibilissime prove a carico: tanto per cominciare i
meteo si trovano tutti concordi nel dire che ci sarà il diluvio universale su
Roma quando noi presenteremo gli albi allo stand; inoltre alla stessa ora, nel
padiglione di fianco le “teste di serie” del fumetto italiano presentano Orfani .
“cos’è Orfani?”
“E’ tipo la
più grossa novità del fumetto italiano degli ultimi 10 anni.”
“Uhm, però certo che abbiam culo eh”
Ci
presentiamo in fiera alle 13, in ordine sparso seguendo un appuntamento come
quelli che ci diamo di solito io e i miei amici il sabato sera. Valerio arriva,
posa gli albi allo stand della Scuola
Internazionale di Comics (che ci ospita per un’ora). Intanto Vincenzo
sparisce nella folla. Gli altri non si sono ancora visti.
Alla stessa
ora io sono su un treno in ritardo diretto alla fiera. Di fianco a me due cosplayer vestiti da Mio Mini Pony (si, due TIZI). Thor sembra essersi placato ma
le ferrovie romane subiranno comunque gli strascichi della sua vendetta.
Alle 14 e 30
il panico monta. Banjo è entrata nella fiera dal lato sbagliato e ci
raggiungerà in tempo solo grazie al aiuto di alcuni sherpa, Valentina è già
arrivata ma mangia in maniera ossessivo-compulsiva uno sfilatino col
prosciutto. Vincenzo riappare. Gabriele invece è da qualche parte a Roma
Ostiense pregando per l’arrivo del treno.
Da qualche
parte un altoparlante annuncia: “Allo stand della scuola internazionale di
comics gli ex-alunni del collettivo Faq Tales presentano i loro albi. Accorrete
alò loro stand per una copia gratuita e un disegno.”
“Valè… ha
detto gratuiti”
“E’ finita.”
Gente che lavora: (Valentina Valentina e Gabriele)
Sullo sfondo a sinistra potete ammirare la mia persona intenta a far finta di fare qualcosa
Noi intanto
stiamo imparando una lezione preziosa:
Durante la presentazione ad uno stand gli sceneggiatori sono utili come un 2 di
coppe in una partita di poker.
Valentina,
Valentina Banjo, Vincenzo e Gabriele attaccano a disegnare. Tutto fila liscio
nei primi 5 minuti poi io mi faccio prendere dal panico.
C’è folla
allo stand. Non quella folla di amici che abbiamo schierato noi per costringere
la gente di passaggio a passare di fronte al banchetto. Proprio Emeriti
Sconosciuti.
Si
avvicinano
Guardano
Toccano
& Sfogliano
…
Qualcuno
compra.
Schiavi al lavoro più albi
E’ in quei
primi momenti, quando le Valentine stanno attaccando con la seconda serie di
dediche che mi rendo conto di una cosa: gli albi sono belli, attirano l’occhio
del curioso ti invitano a sfogliare.
È lì che
realizzo che effettivamente esistono.
E vado nel
panico agitandomi come un orango volenteroso intorno allo stand cercando di
“essere d’aiuto”
Cosa
impossibile visto che oltre che intrattenere la gente che aspetta non è che
posso disegnare io.
Valerio
invece affronta la cosa con più calma, molto più zen e molte chiacchiere con la
gente che ci fa da barriera architettonica attiva curiosi.
Un’ora e
quaranta dopo l’inizio della nostra “presentazione di un’ora” ci avvisano che se non gli liberiamo il
banchetto ci denunciano per appropriazione indebita. Dopo altri quindici minuti
ci sfollano come un campo Rom. Faccio per prendere gli albi avanzati e mi
accorgo che:
Bad Dreams è
finito.
Di Seraph
e Jingle Hell c’è solo un albo.
Erano solo
10 copie per fumetto in anteprima. Ma a fare i Berlusconiani si potrebbe dire
che abbiamo fatto un venduto del 90%
Potremmo
gridare al trionfo (e non nego che un po’ lo facciamo).
Poco dopo,
fuori al padiglione distribuiamo i nostri tributi di gratitudine: un pacco di
Gocciole e uno di Pan di Stelle. “non ha senso” direte voi.
E infatti
non ne ha.
“Ma questo
davvero ci vuole pagare in biscotti?”
“è uno
schifo! Ma che biscotti poi?”
“Mmm pare
Pan di Stel..”
“ODDIO SI!
TUTTI! LI VOGLIO TUTTI!”
Nessun commento:
Posta un commento