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venerdì 29 novembre 2013

Fumetti a caso: Saga (vol 1)




 Di Brian K. Vaughan e Fiona Staples

Pubblicato dalla Image e tradotto per noi dalla Bao

Volume da 100 e rotte pagine

Costo: 14 euro










Andiamo con ordine che questa è una faccenda complicata. Per dirla bene già dalle prime pagine non è ben chiaro se Saga sia definibile fantascienza o fantasy: c'è una guerra tra due razze nello spazio, ci sono le astronavi, c'è la magia, ci sono i robot e molti alieni assomigliano a razze tipiche del fantasy.

Insomma è un miscuglio. Uno di quelli strani ma molto ben riuscito.

La storia messa su da Brian K. Vaughan  (Quello di Ex Machina e Y, l'ultimo uomo   poi ne riparliamo per bene) è un po' un classico: due tizi di fazioni opposte da secoli si innamorano e figliano. Ovviamente tutto l'universo gli da la caccia. Ma il diavolo sta nei dettagli e quello che rende speciale questo fumetto sono i dettagli.

Ad esempio la voce narrante della storia è la neonata dei due protagonisti. Come anche il fatto che la nostra coppia di innamorati sia composta da: lui ingenuo idealista e un po' fesso, lei immane tamarra colma di senso pratico.
E loro sono solo i protagonisti.

Tra le altre trovate interessanti possiamo annoverare:
-il fantasma alieno/babysitter
-I Segugi (leggetevi il fumetto e non fate domande)
-La donna ragno
-i Sangue Blu: dei robot con uno schermo al posto della testa la cui espressività è affidata alle immagini che appaiono sui loro schermi.

Come primo volume fa il suo lavoro: i personaggi sono presentati bene e da subito ti sembrano persone e non machiette. E per alcuni era difficile. Ad esempio Il Volere, un cacciatore di taglie, viene presentato come il classico stereotipo per poi svelare una personalità più complessa.
Allo stesso modo alcuni personaggi vengono tirati dentro alla vicenda in modo tutt'altro che prevedibile, spesso con cose fintamente telefonate. Quel tipo di cose che ti fanno pensare “Ora sicuro succede questo”.
E invece no, e se succede lo fa in maniera totalmente diversa da come ci si aspettava.

Il comparto grafico merita tutto un discorso a parte. Fiona Staples riesce a metter su una grafica fiabesca accentuando ancora di più la sensazione di leggere un fantasy nello spazio. Ogni cosa è ricca di dettagli ma solo di quelli che servono. Il character design è un enorme guazzabuglio coerente di stili: ci sono armature medioevaleggianti, vestiti da pirata, corazze fantatecnologiche e strane creature uscite dall'incubo di un biologo.
A questo proposito si dovrebbe fare tutto un discorso specifico su Il Segugio. Solo un genio può far apparire sexy una creatura come quella.

Come quella cosa?

Io non vi dico niente: andatelo a comprare che merita. Son solo 14 euro.


Adesso scusate ma devo andare a prendere in numero 2.

venerdì 23 agosto 2013

Ma voi dovete morire!



Era una giornata serena che stava filando anche abbastanza bene. Poi all'improvviso un link ti rovina la giornata. Un link di fumetti.
I peggiori.

Che fare tirare diritto e vedersi Breaking Bad 5x10? Riprendere a scrivere la sceneggiatura che si è inchiodata a pagina 8? rimettermi a leggere?

Oppure...

OPPURE SFOGARE IL MIO INVERECONDO ODIO SU INTERNET!

Piccola premessa: tanto tempo fa in una fumetteria lontana lontana esisteva un personaggio di nome Lobo. Lobo è un alieno del pianete Non-ce-ne-frega-un-cazzo. Abitato da una razza di persone sagge e pacifiche che avevano trovato il senso della vita.
Peccato che Lobo invece fosse un tamarro fin dalla più tenera età e avesse deciso che un intero pianeta di gente che gli assomigliava gli rovinava i punti cool nella classifica universale. Preso nota di ciò sterminò tutta la sua razza per poi partire all'avventura nello spazio.
In breve il nstro amico si è fatto la fama di: tamarro, pericolosissimo mercenario, cacciatore di taglie, tamarro, uomo che non ci va per il sottile, terrore di tutta la vita intelligente e non, genocida, uomo dal becero senso dell'umorismo e, dulcis in fundo, tamarro.

Le storie di Lobo sono sempre state di un trash spaventoso. Roba di un livello che per trovare la linea devi bussare a quello al piano di sotto. Basti pensare che nella sua carriera editoriale Lobo ha fatto di tutto. E ci a fatto ridere con al sua violenza insensata e tamarra.

Per farvi capire in America è uscito uno speciale ad edizione limitata intitolato La saggezza di Lobo. Un libricino di 22 pagine. Tutte bianche.
E se conosci il personaggio e lo apprezzi sai che questa cosa è GENIALE.

Quindi in nome di Dio onnipotente qualcuno alla DC mi volesse spiegare cosa cazzo centra

questo



con questo?



Perché nella loro mente malata sono lo stesso personaggio.

Lascio a voi l'arduo compito di capire quale dei due sia l'originale e quale la versione per fighette.

domenica 30 giugno 2013

Il metodo Mignola


Quando porti aventi un lavoro creativo come disegnare o scrivere (o se Dio ti vuol bene entrambe) è importante mantenere un certo livello di concentrazione su quello che si sta facendo. Più lungo è il lavoro che si sta portando avanti più sarà necessario appuntarsi cose, ricordarsene altre per mantenere un minimo di coerenza interna al prodotto che si sta portando avanti. Dopotutto per il lettore potrebbe diventare fastidioso leggere qualcosa che si contraddice da sola.

Allo stesso modo se mai avete provato a scrivere o immaginare una storia che prevede un mistero e la sua soluzione (che sia un omicidio alla CSI o roba fantascientificomagica non importa) vi sarete sicuramente resi conto che l'unica maniera di dare senso ad una roba del genere è sapere prima come si svilupperà il tutto. Per farla breve quando si sedeva a scrivere Agatha Christie lo sapeva già chi era stato.

Quindi l'unica cosa da fare è mettersi buoni buoni con un quaderno e farsi lo schemino? Grosso modo si. Prima di metterti a scrivere veramente devi prendere carta e penna e decidere:
-I perché e i percome dei personaggi
-Cosa succede nella storia.
-Cosa dei far sapere al lettore
-Come farlo sapere al lettore, preferibilmente evitando di usare un personaggio che spunta su e fa 20 minuti di spiegone.

Puoi fare così oppure sei Mike Mignola, il creatore di Hellboy.
Vado a spiegarmi: riassumendolo per sommissimi capi Hellbboy è un demone dell'inferno evocato sulla terra da un mago. Per il simpatico scopo di distruggere il mondo. Ovviamente qualcosa però va storto Hellboy cresce tra gli umani e diventa un agente segreto che da la caccia ai mostri per conto di un'agenzia governativa.
Ci siete fin qui? Bene. Il riassunto appena fatto praticamente racchiude tutto il primo volume della serie. In seguito il tutto si sviluppa (per ora) in 13 volumi. Ovviamente la storia di Hellboy non si risolve facile. Per quanto lui faccia finta che non è il mostro che distruggerà il mondo varie forze oscure dal sapore fiabesco o lovercraftiano tramano per fargli fare il fottuto lavoro per cui è stato evocato. Ed è qui che si palesa il Metodo Mignola.

Prendiamo i 13 volumi fin ora usciti. Dopo una parte iniziale (1 e 2) in chi Hellboy viene evocato e si ritrova a fare i conti con i suoi problemi. Ci ritroviamo in una serie di storie slegate tra loro dove succedono si cose spaventose e magiche ma niente che si leghi con la trama principale. Sono storie autoconclusive dove ogni tanto si accenna a qualche questione più grande. Ma per ora si resta molto sul vago. E va avanti così dal 3 al 5.
nel numero 6 Mignola decide di spiegarci una sacco di cose sulla storia del suo mondo collegando alcuni dei pezzi fin ora messi in campo. Quello che ne risulta è un lungo spiegone che però ha l'effetto di mandare un chiaro messaggio al lettore: “tranquillo che prima o poi ti spiego tutto”

Qui c'è il punto di svolta. Dal volume 7 in poi Mignola inizia a riallacciare i fili della trama per guidarla dove dice lui. Il lavoro è fatto più o meno così:

-Prendi un personaggio da una delle storie vecchie.
-Fagli fare qualcosa che lo leghi alla trama principale.
-Fallo sapere ad Hellboy
-Ripeti il processo con un altro personaggio.

Con questo metodo (e con alcuni salti logici del tipo “è magia e zitto”) Mignola collega tutti gli eventi, porta avanti la trama e da a tutti un “finale di stagione” per la prima parte della trama di Hellboy.

Si era preparato tutto dall'inizio?
Macché! Ha seguito un metodo molto diverso sperando che la gente lo seguisse. Nella prima parte ha semplicemente buttato lì personaggi e indizi senza avere minimamente idee di cosa farcene in futuro.
Nella seconda parte ha iniziato a pescare da lì un po' alla volta usando cose vecchie per spiegare le nuove o viceversa. Vabbè alcune cose ti lasciano un po' perplesso ma il risultato finale marcia bene. Aggiungi al tutto un disegno e un modo di scrivere che ti dice tutto e niente lasciando al lettore la patata bollente di trovare una spiegazione o interpretazione e il gioco è fatto.

Quindi Hellboy fa cacare e Mignola non sa fare il suo lavoro?
No ad entrambe. Anzi proprio perché Mignola sa fare il suo lavoro ha potuto mantenersi vaghissimo sulla programmazione della serie per poi buttare dentro le soluzioni man mano che gli venivano in mente.

Per il resto, provare per credere. Hellboy va letto.

mercoledì 22 maggio 2013

Le "vere" origini di Dylan Dog 2.0


Diciamolo da subito. Questa storia è ambientata in un universo parallelo. Ogni riferimento a cose, persone, marchi e personaggi è puramente casuale.
Per chi fosse interessato alle notizie vere e non solo alle fesserie di un povero pazzo il link è QUESTO.
Detto questo complimenti e buon lavoro a Recchioni  e passiamo subito alle fesserie.


Roberto Recchioni si guarda intorno nella penombra della sala riunioni. Intorno a lui le eminenze grige della Bonelli seguono attentamente il discorso dell'uomo incappucciato che indica i dati sul proiettore.
-... non stiamo parlando di una tragedia, né di una catastrofe. Semplicemente le vendite stanno calando e abbiamo deciso di intervenire. In fondo quando uno guida frena prima di andare a sbattere no?- gli altri lo fissano da sotto i cappucci (un idea della direzione per creare la giusta atmosfera).
-In pratica dobbiamo rilanciare il personaggio no?- dice una figura bassina alla destra di Roberto.
-Esatto!- Manata sul tavolo da vero imprenditore -Dobbiamo stupire i nostri lettori con trovate nuove! Come fanno gli americani.- mormorii d'assenso.
-Tipo Ultimates Dylan Dog, Dylan Dog Terra uno e Dylan Dog 2099?- il tono di Roberto è quello del dottore che comunica un cancro inoperabile. Dovrebbe suggerire qualcosa ma non viene colto.
-...mmm, si! Precisamente- Dice l'uomo delle proiezioni di vendita. -Bisogna ammodernare! Gli americani lo fanno da anni.-
-E come vorreste farlo?- chiede Roberto.
-Beh, sei tu il direttore di testata.- risponde il tipo bassino.
-Era per dire, voi come fareste?- Roberto ha uno sguardo strano.
Passano tre minuti di silenzio poi il tipo grassoccio si alza in piedi esponendo con voce professionale.
-Prima di tutto è necessario cambiare qualche dettaglio del personaggio.-
-Tipo?-
-bah, tipo il costume e il motto.-
-Il costume?- fa eco un altro
-Si, il costume! Sono anni che va in giro sempre con gli stessi abiti. Anche a Superman gli hanno fatto un costume nuovo quando calavano le vendite.-
-Si ma Dylan non è un supereroe.-
-Dettagli. Potremmo vestirlo un po' più alla moda, che so felponi e pantaloni larghi tipo rapper?-
Recchioni poggia la testa tra le mani cercando di trattenersi -E il motto invece?- dice con voce tremante.
-“Giuda ballerino” è anacronistico. Dovremmo pensare a qualcosa di più moderno.-
-Tipo “Puttana la miseria”?-
-Oppure “mannacc a' Mar..-
BANG!
Roberto rinfodera la pistola. Il corpo si accascia sul tavolo con un evidente ammanco di calotta cranica. Il tavolo è ammutolito.
-Abbiamo finito con le cazzate?-
Tutti si affrettano ad annuire.
-Benissimo. Abbiamo appurato che non sapete che fare, ora vogliamo far finta per un attimo che sia io quello che decide cosa fare?-
altri vigorosi cenni d'assenso.
-Ottimo.- sorride Roberto.
-Allora, quali sono i problemi di Dylan al momento?- chiede a nessuno in particolare.
-Ehm... il fatto che tra Bloch e tutti gli altri comprimari non ha un problema al mondo?-
-Più o meno.- tenue sorriso.
-Poco senso dell'orrore? insomma alcuni numeri sembrano spin off di Twiligth.-
-Anche.-
-Il fatto che sia un po' anacronistico?-
-Quello fa parte del personaggio ma qualcosa la si può cambiare.- sorride Roberto.
-In che senso?-
-Ho intenzione di dargli un cellulare e un computer.-
Tutti si girano a fissarlo ammutoliti..
-E' una follia! Dylan non ha mani saputo usare le robe tecnologiche.-
-Si, ma nel 2013 non ha più senso una cosa del genere.-
-Ma resta lo stesso improbabile sono 300 numeri che non li sa usare che facciamo? All'improvviso se lo compra e impara?- mormorii d'assenso.
-L'altro ieri mio nonno è riuscito a mandare una mail col cellulare. E l'ha fatto apposta.-
-Allora direi che anche Dylan ci può riuscire... in fondo risolve casi complicatissimi ogni numero e non sa premere un bottone con scritto sopra “chiama”?-
-Bene che altro hai pensato di fare?-
-Inserire un minimo di continuity: personaggi ricorrenti, nemici qualche cambio tra i comprimari tipo la pensione di Bloch e qualche altra cosetta.-
-Questa è un'idea! Così quando abbiamo un po' più di continuity possiamo anche fare storie tipo “la morte di Dylan!” e poi “la resurrezione di Dylan” e poi...- la voce si spegne quando Roberto lascia intravedere la pistola.
-Vabbé era per dire...-
-E per le donne? Qualche cambio lì?- chiede un altro.
-Volete un cambiamento anche lì?- Roberto pare sorpreso di solito dove c'è figa va tutto bene.
-Magari aumentarne il numero: ora è ogni mese una diversa. E se ne facessimo due, magari insieme?-
-mmm- fa Roberto con le mani giunte e una gamba a cavalcioni sul bracciolo della sedia.
-Oppure potremmo farlo sposare!- dice un altro.
-Ai lettori non piacerà.-
-Magari poi lui fa un patto col diavolo per salvare la vita a Bloch ma in cambio, non si sa perché il diavolo cancella dalla realtà il suo matrimonio.-
-Ma non l'hanno già fatto all'Uomo Ragno sta cosa?-
-Si ma sicuramente sarebbe più credibile in una serie con un indagatore di mostri. Tu che ne pensi Roberto?-
-Penso che è meglio che usciate prima che consumi troppi proiettili.-
In fretta e furia la saletta riunioni si svuota lasciando Roberto solo nella penombra a fissare assorto i dati di vendita. Chiude gli occhi pensieroso mentre con la mente forma la sua immagine mentale del Dylan Dog che sarà.
Anche se l'idea delle due fidanzate per numero non gli dispiace affatto.

lunedì 11 febbraio 2013

Storie Brevi (2)


Mentre continuo a scavare nel portatile in cerca di quello che davvero mi serviva stamattina (un vecchio soggetto di cui mi ricordo solo ora) mi sono imbattuto nella seconda storia al secolo inviata per il concorso sulle malattie mentali.

Anche qui rivedendola col senno di poi si sarebbe potuto fare meglio. Secondo me alcuni passaggi sono proprio buttati lì a caso ma c'è da dire che sono sempre parecchio critico sulla roba che scrivo. Il processo di lavorazione qui è stato un pelo più complicato: da qui sono nati i famosi aneddoti di SuperGay e della “vignetta degli aerei”. Non per questo voglio far torto a Giorgio Spalletta, il disegnatore, che mi ha entusiasticamente seguito per tutto il delirio di lavorazione tollerando anche una buona dose di paranoie del sottoscritto.
C'è però da dire che a rivederla adesso, a quasi un anno di distanza, lo spunto continua a piacermi (probabilmente siamo andati fuori tema per il concorso) ma se non esistesse The Boys di Ennis (che ha più o meno gli stessi presupposti ma mettendoci anche iperviolenza e perversioni sessuali) avrei provato a farne una storia lunga.

Ma comunque sto blaterando anche troppo per cui ecco a voi:



EXTREMA RATIO
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: STAFANO FICCA (sempre io)
MATITE E CHINE: GIORGIO SPALLETTA 

Buona lettura


mercoledì 23 gennaio 2013

Storie brevi (1)

Stavo scavando nel portatile in cerca del file che avevo iniziato ieri sera e di cui ora si sono perse le tracce. scavando scavando mi sono ritrovato in mano con questa vecchia storia breve. Sono 4 tavole originariamente dedicate ad un concorso con tema la malattia mentale. Se si esclude Pallottole Vaganti e un altro paio di mini storie potrei dire che è uno dei primi lavori messo su dall'inizio alla fine.

A rileggerla ora francamente un po' mi imbarazzo, credo ci sia l'errore più comune che si possa fare: dare per scontato che il lettore sappia di cosa stai parlando. Il finale è monco e alcune vignette le avrei dovute gestire un po' meglio. La storia fa atmosfera, o almeno credo ma sarebbe di molto migliorabile.
Poi come mi diceva Aurora manca l'Effetto Bambi (che si è poi rivelato fondamentale ai fini del concorso.
Tutto un altro discorso per i disegni di Alessandro Giordano della comix di Napoli: ottimi i disegni e lui. Una delle collaborazioni migliori che mi siano capitate (considerando poi che si è lavorato solo via chat)

Ma ora basta svilire la storia. Lo potrete fare direttamente voi comodamente seduti a casa:

Ciop Production presents

CONVERSAZIONI DA POKER
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: STEFANO FICCA (me medesimo)
MATITE CHINE E QUANT'ALTRO: ALESSANDRO GIORDANO

Buona lettura

FINE

venerdì 23 novembre 2012

Cose che ho imparato leggendo fumetti


Allo zombi gli devi sparare in testa e devi pure fare in fretta perché allo zombie piace venirti a trovare in compagnia come gli amici che vengono a vedere la partita a casa.
I demoni non sono mai solo demoni ma anche alieni, creature di altre dimensioni, spesso sono solo persone incomprese o creature talmente malvagie da scivolare nel ridicolo.
Alan Moore si buca sotto le piante dei piedi con roba che non è di questo mondo. Quando lui parla del “suo lavoro” si riferisce ai trip particolarmente violenti durante i quali un team di glottologi esperti registra e poi decripta i suoi deliri per poi metterli sotto forma di storia.
“Garth Ennis” non è una persona ma il nome di un collettivo di psicopatici che si divertono a scrivere storie grottesche come parte di una terapia di gruppo di nuove generazione.
Se hai i superpoteri e sei donna è probabile anche che tu abbia una sesta di seno e latenti problemi di scoliosi dovuta all'appesantimento del busto. Per lo stesso motivo è facile che tu decida di combattere il crimine solo dopo esserti dipinta addosso un costume colorato che metta in evidenza le tue forme.
La presenza di superpoteri in un uomo porta con se un particolare feticismo per i mutandoni colorati da indossare rigorosamente sopra i pantaloni.
Se un tizio si porta dietro una spada ridicolmente grossa e minaccia di usarla contro di voi la strategia migliore è la fuga e non deriderlo. Contro ogni probabilità fisica LUI la può sollevare.
Nell'America dei supereroi non esiste la pena di morte, anche se sarebbe l'unico posto dove sarebbe giustificata.
Nel mazzo delle razze l'umano è il Jolly. La prole di qualsiasi creatura antropomorfa che si accoppia con un umano sarà inevitabilmente ancora più forte della creatura di base.
Gli angeli sono dei pezzi di merda o, nel migliore dei casi, dei suppellettili con le ali completamente inutili alla risoluzione del problema.
Se ci sono due razze in guerra o si sono sterminate a vicenda millenni fa o sono in un sottile equilibrio.
Ai cattivi piace fare piani così assurdamente complessi che alla fine si accartocciano sempre su se stessi. Alle volte non c'è manco bisogno che intervenga il buono.
La forza dell'amore/amicizia/scopa amicizia/speranza vince sempre non importa quanto sia potente l'arma dell'avversario o la minaccia. Inoltre è scientificamente provato che la forza dell'amore fa inceppare le pistole.
Se qualcuno sta con le ginocchia piegate, leggermente curvo con una vena tanta in fronte, intento ad urlare come un ossesso da buoni venti minuti non lasciarti ingannare non sta cacando in pubblico si sta trasformando.
Mai una volta che uno evochi un demone e questi faccia quello per cui è stato chiamato.
Solitamente la soluzione di un mistero si ottiene in due maniere: a) il protagonista tira fuori dalla tasca un indizio che sapeva solo lui da cui poi risale a tutto il resto (tipo la carta di identità dell'assassino con scritto “professione:assassino” e con tanto di fattura dell'ultimo omicidio. b) il protagonista procede a riempire di botte tutti quelli che hanno anche solo incrociato la vittima per sbaglio sbattendoli al muro e chiedendo “chi lo ha ucciso!?” (o varianti). Per pura statistica prima o poi uno che grida “lui!” e corre via si trova.
Nessuna donna resiste al fascino di Dylan Dog.
Per quanto sia opinione comune che far arrabbiare Hulk sia una pessima idea c'è sempre qualcuno che ci prova convinto che questa volta Hulk coglierà l'ironia.
Se hai un problema paranormale l'ultima cosa da fare è chiamare John Costantine.

e questo è solo quello che mi viene in mente adesso.

lunedì 15 ottobre 2012

Fumetti a caso: Pax Romana

di Jonathan Hickman
brussolato
100 e tot pagine
14 euro


Premettiamo subito una cosa: questo è strano forte. L'unico motivo per cui l'ho comprato è il fatto che ne parlavano come “il male assoluto” sul forum di Comicus (molti senza averlo manco letto). Anche il termine fumetto a questo volume sta abbastanza stretto se per Fumetto si intende una storia composta da una sequenza di immagini e testi. In relatà sembra più un libro illustrato. Ma procediamo con ordine.



Un qualcosa che si identifica come “Gene Papa 7” appare alla corte di un imperatore bambino che è sovrano del mondo. Non si parla dell'anno né tanto meno di una contestualizzazione storica. All'inizio sembra di essere ai tempi dei romani dopo due dialoghi pare di essere nel selvaggio futuro. A questo punto il Gene Papa racconta al ragazzino la storia di un segreto.

Futuro prossimo (2050 e un tot) l'Europa è stata conquistata dalla Federazione Islamica. La Chiesa cattolica se la passa malissimo e in generale ci sono tutte le premesse per la Terza Guerra mondiale. Contro ogni previsione tutto l'otto per mille della Chiesa non viene reinvestito in appartamenti da fittare a costi stratosferici et simila ma molto viene reinvestito nella ricerca tecnologica.



Fermiamoci un attimo. È roba scritta dagli americani, non sanno manco cos'è l'otto per mille e vivono nel paese delle fate turchine. Facciamo finta che questa non sia una stronzata tale da far defenestrare il fumetto ed andiamo avanti.



Per farla breve al Cern di Ginevra viene scoperto il modo per viaggiare nel tempo e la Chiesa ci ha messo le mani sopra. Il piano è semplice: cambiare la storia! Creare il mondo perfetto. Il Papa e i cardinali discutono e si trovano d'accordo su due punti: non prima di Cristo e lo facciamo perché solo noi siamo moralmente nel giusto. Ci sono un altro paio di ingenuità americane ma il principio di fondo è quello giusto: la Chiesa vuole tornare indietro nel tempo per creare il mondo perfetto e nel contmpo rimediare ai suoi peccati (crociate, inquisizione e via dicendo).



Come si fa? Con una crociata nel fottuto passato! Un generale un prete e una marea di mercenari attentamente scelti pronti a tutto per il Bene Superiore. Un punto storico fondamentale, manco a dirlo Costantino, e un grande piano intriso sociologia e di buone intenzioni che riescono solo nei film e nei fumetti.



E l'imprevisto? Facile: chiedi a due persone qual'è il mondo perfetto per loro e poi resta a fissarli mentre si incartano in una discussione infinita. Ora aggiungici un po' di religione e la possibilità di poter cambiare la storia a piacere. Ecco riassunto Pax Romana.



Il volume sembra essere una specie di dossier di un ucronia. Quando ci sono dialoghi troppo intricai si passa ad una doppia pagina di trascrizioni prese da un ipotetica trascrizione storica (sembrano le intercettazioni che trovi sul giornale) i fatti salienti e gli indispensabili riferimenti storici vengono spiegati in appositi riquadri presi dagli “archivi vaticani”. E la parte finale della storia è molto tirata per i capelli (credo sia dovuto al fatto di essere un volume autoconclusivo) al punto che uno dei momenti salienti della storia viene solo raccontato e non mostrato. In compenso i personaggi sono caratterizzati benissimo e il flusso della storia, per quanto passi solo per i dialoghi, fila che è una meraviglia mantenendo anche quel minimo di sospensione dell'incredulità necessaria ad una storia del genere.



Per i disegni un capitolo a parte. Come ho già accennato non si tratta di vere vignette ma più che altro di illustrazioni ad effetto che coronano la storia lasciando qualcosa da osservare tra un dialogo e l'altro. Sono molto evocative ma per certi versi dopo un po' stufa la totale assenza di sfondi e di cose che facciano davvero capire che succede.



In conclusione l'idea è buona soprattutto il punto principale: cambiare la storia per un futuro migliore e il fatto che una forza che da sempre è sinonimo di staticità come la Chiesa ne sia il catalizzatore (anche se non è proprio così).



Una buona lettura ti tiene impegnato un oretta e francamente vale i suoi 14 euro.




giovedì 13 settembre 2012

Cose che vale la pena leggere


Ci sono cose che vanno lette. Vale per i libri e quindi non vedo perché non debba valere per i fumetti. Non esiste una lista precisa ma alcuni punti fermi ci sono sempre. Onestamente non sono poi questo grande esperto. Sono solo un fan per cui per me le cose che ho letto io corrispondono pure a quelle che vanno lette (o per lo meno meritano un occhiata). Ognuna di queste cose mi ha fatto venire la voglia di fare fumetti. Per certi versi è un percorso formativo pure questo. In principio volevo fare un post per ogni fumetto ma per ora è bene accontentarvi di questi consigli per gli acquisti.



PREACHER di Garth Ennis e Steve Dillon

a voler riassumere è la storia di un predicatore che vuole uccidere Dio (si proprio lui). La sua“missione” lo porterà in giro per il mondo accompagnato da due assurdi personaggi: la sua ex fidanzata (ora anche ex killer della mala) e il vampiro irlandese Cassidy (uno dei personaggi più spassosi che abbia letto).

A sentirla così sembra una tamarrata senza senso (ed in effetti lo è) ma qui si vede la bravura di Ennis a mettere insieme tutti i pezzi più insensati della storia in un discorso coerente, epico e incredibilmente umano. Se amate i film alla Tarantino non potrete che apprezzare.



WACTHMEN di Alan Moore e Dave Gibbons

ne ho già accennato qualcosa di recente. È il capolavoro assoluto, la bibbia, la Divina Commedia a fumetti. Tutto si basa dietro un semplice principio: se i supereroi fossero esistiti davvero nel mondo reale cosa sarebbe successo? Oltre a questo tema già impegnativo di suo Moore infila nel suo volume tutta l'ansia degli anni della guerra fredda, messaggi in codice tra le vignette, oscuri riferimenti e una mezza dozzina di piani di lettura. Insomma la storia di supereroi è solo la superficie.



SANDMAN di Niel Gaiman e vari

Morfeo, l'incarnazione del mondo dei sogni e dell'immaginazione si ritrova prigioniero per quasi un secolo a causa di un gruppo di maghi che volevano catturare la Morte. All'inizio della storia riesce a liberarsi e ritornare nel regno del sogno ma è cambiato, qualcosa della natura umana l'ha influenzato. Con storie che oscillano tra il poetico e il comico passando per l'horror Gaiman ci mostra il mondo dei sogni raccontandoci, un pezzo alla volta, una storia sulle storie.



 
 
 
 
 
HELLBOY di Mike Mignolia

la cosa per me più sconvolgente di questo fumetto è che il suo creatore all'inizio era un semplice disegnatore che ha provato a farsi le storie da se buttando in un enorme calderone tutto quello che l'ha sempre appassionato da ragazzo: storie Pulp, Lovecraft, mitologia celtica, fiabe, nazisti, indiana Jones e fumetti di Jack Kirby. Quello che ne è uscito è Hellboy: un demone cresciuto dal governo americano che lavora per un'agenzia di controllo del paranormale. Ma, perché c'è un ma,, Hellboy è anche la creatura destinata a mettere fine al mondo, solo che è l'ultima cosa che vuole. Anche se il personaggio è caratterizzato in modo abbastanza vago l'epicità delle storie di contorno danno una forza epica all'intera serie che raramente ho letto. Di volume in volume le storie vanno legandosi insieme in modo così spettacolare che, se Mignolia non avesse ammesso il contrario, sembra sia fatto a posta dal primo numero.



THE PUNISHER di Garth Ennis

il personaggio è semplice: gli hanno ucciso la famiglia, lui è un ex marine si incazza e decide di uccidere TUTTI i criminali (con particolare predilizione per i mafiosi). Ennis però cambia le carte in tavola presentandoci un uomo al limiti della pazzia: uno psicopatico ossessionato dal punire i criminali, violento, freddo e privo di ogni sentimento umano che non sia l'odio. L'unica cosa che salva il punitore è il suo passato da soldato che preserva quel minimo di codice d'onore che lo distingue da un pazzo con una mitraglietta. Tutte le storie sono dure, cattive, con temi pesanti e senza un briciolo di speranza. Ma cazzo se sono belle.



RAT MAN di Leo Ortolani

nasce come una parodia demenziale di Batman evolve poi in una parodia del mondo del fumetto in generale. Esilarante in modi che non sono capace di spiegare ogni numero alterna parodie di film o fumetti famosi a storie concatenate del supereroe più stupido ed incompetente della storia dell'umanità l'unica cosa che lo salva? Lui ci crede. Non chiedete altre spiegazioni: QUESTO VA COMPRATO!



HELLBLAZER di Alan Moore e una decina di altri autori

John Costantine è un mago inglese nei tempi moderni (gli anni ottanta grosso modo). Un pezzo di merda in impermeabile che spunta dal nulla per risolvere storie di demoni et simila. Cinico, prigioniero del suo stesso personaggio, amico di nessuno a meno che non ci sia da riscuotere vecchi debiti. Un numero a caso va benissimo per iniziare veramente ogni storia merita. dimenticavo: non ha NULLA a che fare con quella roba che forse avete visto al cinema, siamo anni luce avanti qui.



Sicuramente mi sono scordato qualcosa ma è tardi e ho sonno e in tutta franchezza scrivere queste cose mi hanno fatto venire voglia di rispolverare la libreria. Magari poi mi allargo in una fase 2.

intanto fatevi una cultura.

 

mercoledì 22 agosto 2012

Una storia che non so se raccontare

Partiamo dall'inizio, il che è sempre una bella cosa, è da un po' che sto preparando una serie di fumetti che nessun editore vorrà pubblicare e nessuno vorrà leggere. La creazione di queste cose segue un preciso procedimento quasi standardizzato.


1 pensieri a caso che per pura fortuna o con un po' d'aiuto si assemblano in un'idea che la parte razionale riconosce come valida e meritevole di approfondimento
2 l'idea viene passata al setaccio per un paio di giorni. Lasciata a lievitare mentre la sua naturale gravità attira il resto di pensieri vaganti cercando di incastrali come un bimbo con le costruzioni. In questa fase alcuni pezzi vengono inseriti, altri vengono eliminati dal progetto originale.
3 passata questa fase preliminare si prende in mano il vecchio quaderno logoro e si buttano giù i primi appunti. In genere si tratta di frasi insensate che dovrebbero riassumere il tutto in poche righe. Frasi del tipo: “un gruppo di cavalieri cerca il santo graal e scopre che è un bignè” o “...e se Topolino fosse un pazzo maniaco?” oppure ancora “Giulio Cesare in realtà non è mai esistito era un personaggio inventato interpretato di volta in volta da vari senatori”
4 una volta fissata sul quaderno arriva il momento di prendere in mano i libri e incominciare a fare il punto. I libri sono fondamentalmente due: “il Viaggio dell'eroe” e “scrivere una grande sceneggiatura”. La loro principale utilità è quella di fare ordine nella massa di idee confuse dando una sequenzialità ai vari avvenimenti e aiutano anche a non perdere coerenza nella storia. Oltre ai due libri standard poi possono intervenire altre cose per approfondire l'argomento (se devi scrivere di navi da guerra della seconda guerra mondiale è il caso di non fare figuracce e sapere di che stai parlando).
5 finalmente ci si siede al pc pieni di buone speranze e si cerca prendere un capo del filo e di svilupparlo fino all'altro. Si parte da quello che è l'inizio più ovvio e si cerca di svilupparlo verso la fine naturale. Procedo per scene: paragrafetti di 3-4 righe che riassumono al minimo gli eventi e la loro successione.
6 in teoria ora che si ha la storia pronta dal punto A al punto B si modifica la sequenza magari mettendo prima cose che vengono dopo e ingarbugliando il tutto con flashback e cambi di scena.
7 si passa poi a sviluppare le varie scene, magari a modificarne altre, eliminarne altre ancora e aggiungere cose completamente nuove. A questo punto può succedere di tutto: sceneggiare direttamente pagina per pagina, allargare sempre di più i riassunti delle scene e concentrarsi sulla stesura del soggetto generale (che comunque tocca farlo) e via così.

Al momento con una delle storie che mi piacciono di più sono fermo al punto 5. nei riassuntini alcuni degli snodi narrativi sono ancora ingarbugliati e in poche parole non escono le idee. La storia sta deragliando e quindi STOP.

Piano B: un racconto per ogni scena che considero utile alla storia, ogni racconto di una pagina. Scritto e sviluppato come meglio mi va per cercare di tirar fuori le idee e completare il filo della storia. Per la versione a soggetto ci sarà tempo.

Ed ora che sono state fatte le dovute premesse il dilemma: i racconti si prestano perfettamente a questo blog. Il problema è che mi sentirei incredibilmente stupido se la pubblicassi a puntae sul blog per poi vedermela fregata.

Insomma non so. Mi piacerebbe condividerla ma poi chi lo sa.

vedremo

lunedì 12 marzo 2012

fumetti a caso: Supergods


di warren ellis



prima di tutto un paio di premesse: non sempre compro albi a colpo sicuro e quasi sono contento di poter fare una recensione diversa dalla solita sviolinata. In secondo luogo: si, quest'albo parla di “supereroi”. È da un po' che si porta un tema abbastanza interessante, da Watchman più o meno, ovvero la bontà delle intenzioni di un superessere. Meglio ancora un esempio: se domani mattina ti svegli ed hai i poteri di Superman che fai? Ti metti un costume ridicolo e vai a combatter eil crimine o fai quello che ti pare perchè nessuno può fermarti? Io personalmente la seconda.



In questo caso però si parte da dei presupposti leggermente diversi. Facciamo finta che la guerra fredda non sia veramente finita, come in fatti è a mio avviso, ma che semplicemente le nazioni invece di fare a gare a chi ha più bombe atomiche facessero a gara creare il superumano più potente.



Inizia così una storia per molti versi agghiacciante narrata da uno scenziato inglese che ha partecipato al progetto. Fin dalle prime pagine è chiaro che il mondo sta andando a rotoli. Londra è in fiamme e via discorrendo.



Il professore racconta di come sono nati i primi superumani e dell'escalation che è seguita. Il primo è nato per caso da un immagginaro e supersegreto programma spaziale inglese in cui tre astronauti vengono infettato da un fungo alieno e fusi insieme in una enorme colonia antropomofa che per ora ci farà da sfondo.



Il vero problema infatti nasce in India dove dei superscenziati creano Krishna. Un superessere che in pratica è in grado di creare macchine e controllarle, interfacciato con il mondo intero. Krishna ha un unica direttiva: trasformare l'India in un paradiso ed inizia la missione uccidendo migliaia di indiani per risolvere la sovrappopolazione. Ovviamente è il panico prima si lanciano le atomiche, senza successo poi si mettono in campo vari superumani:



abbiamo quello cinese che è ingrado di manipolare la materia organica col pensiero, quello iraniano che può scindere le molecole disintegrando le cose, il russo che è un grosso clone di iron man e quello americano che si limita ad essere un cyborg ultrapotente. Infine c'è un tizio risultato di un progetto supersegreto che in pratica vede ed influenza il tempo



Tutti questi sono pazzi. Ma proprio pazzi. Quello cinese è il risultato di esperimenti su criminali per cui da subito si da alla mattanza, quello Iraniano è completamente privo di empatia, il russo muore dipo 3 pagine e l'americano è convinto che il luogo dove lo tengono è il paradiso e i generali che ogni volta lo prendono e lo mandano in missione siano agenti di dio. Infine il manipolatore del tempo, potendo vedere ogni futuro possibile è già pazzo di suo e cerca di portare gli eventi dove vede meno possibilità, ovvero la sua morte.



La storia si riduce ad una serie di scontri tra Krishna e gli altri superesseri che però sconvolgono sempre di più il mondo. Qui c'è uno dei pregi maggiori del fumetto: è angosciante davvero tanto soprattuto alcuni momenti della parte finale. Quando, nella devastazione generale, la colonia di funghi senziente ricopre praticament eil pianeta moribondo. O quando il super cinese usa le gente come materia prima per combattere.



Alla fine della fiera quando l'Americano e Krishna si incontrano viene tentata per la prima volta la carta del dialogo. Qui si scopre che se si lascia campo libero a Krishna effettivamete sta creando un paradiso terreste. Peccato che gli eventi invece porteranno alla morte di praticamente tutti nell'autoannientamento del manipolatore temporale.



Comq dicevo ci sono dei pregi. Oltre all'angoscia c'è anche un discorso religioso che Ellis vuole fare. Il discorso è anche profondo, del tipo: “perchè noi umani dobbiamo sempre creare degli dei che ci dominino quando sappiamo benissimo che sono la causa del problema?” purtroppo il tutto si perde nelle mazzate e soprattutto in alcuni grossi buchi logici.



Il più grave? Nei romanzi di Asimov la gente si è fatta il problema di cautelarsi dai robot con le Tre Leggi possibile che,mentre creano essere ultrapotenti in laboratorio, a nessuno venga in mente di metterci un protocollo di sicurezza?


giovedì 16 febbraio 2012

L'angolo di Jesse Caster


prima di iniziare nel delirio che è questo post un paio di premesse. Nel fumetto americano esiste una linea chiamata Vertigo nata come contenitore di fumetti dalle tematiche più adulte rispetto ai semplici supereroi ecc ecc. in questa collana è approdato un certo Garth Ennis con il suo Preacher, giuro che un giorno ve ne parlo per bene.

In Preacher si racconta grosso modo la storia del reverendo Jesse Caster che per puro caso entra in possesso del potere della parola di Dio. Ovvero lui dice, tu fai. Alla lettera, per una serie di motivi che non sto qui a spiegare ora Jesse decide di andare a prendere Dio per le orecchie e chiedergli qualche fottuta spiegazione.

Va da se che è uno dei fumetti più belli che abbia mai letto ma non è questo il punto adesso.

Il Caro Jesse è una  persona con un caratterino tutto particolare: ha un codice d'onore ricalcato sui film western, violento, rissaiolo, sboccato e abituato a dare pane al pane e vino al vino in ogni conversazione.

Facciamo finta ora che Jesse si trovi in un mondo fittizio dove può incontrare tutti i personaggi di altri fumetti, film e simili. Che direbbe?
Questo è il mio sclero. Non vi offendete, non sono io che parlo è il personaggio.
Nota le parole in corsivo significano che Jesse ha usato il suo particolare potere. Ricordatevi alla lettera!

Dylan Dog: “ragazzo è inutile che stai lì a mugugnare. Se ti dico che è vero è vero ora vuoi alzare il culo da quella sedia e darmi una mano?

Nathan Never: “amico, sei un tipo a posto... Giuro...ma non ho capito una cosa. Perchè non li spari in testa prima che facciano sti casini?

Luke Skywalker: ragazzo, se devo massacrarti di botte abbi almeno la decenza di toglierti quel pigiama.

Superman: è facile fare il duro quando sei invincibile. Prova a vivere come noi fessi e poi mi dici.

Batman: non mi da fastidio quello che fai ma giuro che sei fottutamente pazzo

John Doe: fai poco lo stronzo ragazzo, ho già preso a calci in culo un Padreterno. Non farmi venire voglia del bis.

Wolwerine: ehi! Ti offro una birra se mi dici chi ti ha fatto i capelli così

Sandman: fighetta di merda!

Costantine: sei un figlio di puttana pericoloso. Pericoloso e furbo. Ecco perchè ancora non ti ho messo le mani addosso

Re Leonida: esatto. Cenerete all'inferno. E se non vi togliete dalle palle lo farete con una cannuccia

Uomo ragno: ma devi metterti per forza questo costume da checca?

Capitan America: capitano! mio capitano! Arruolami.
Lobo: hai visto come sei pallido? Smettila di ammazzati di seghe e vai a farti fottere lontano da me!

Goku: questa è l'ultima volta che offro io la cena!

Super girl: oh mio dio che culo! Ma non hai freddo a volare nella stratosfera in tanga?

Yoda: si piccoletto..la forza...quella che uso quando prendo a calci in culo la gente

hulk: datti una calmata!

Y, l'ultimo uomo: cristo sei l'ultimo maschio sulla Terra e non riesci a farti una chiavata? Sfigato

Hellboy: sei uno a posto per essere un demone

Agente Graves: sai dove te la puoi mettere quella valigetta? I miei conti li saldo senza aiuto.

Ironman: fammi capire... sei ricco e invece di godertela fai il supereroe? Cos'hai che non va amico?

Il punitore: scusa amico, con questo qui ci faccio prima due chiacchiere io

eduard cullen: datti fuoco checca

Herry Potter: veramente non capisco. Non potevati sparargli a quello?

Chuck Norris: prego, dopo di lei

giovedì 9 febbraio 2012

Fumetti a caso: la Profezia dell'Armadillo



In uno dei tanti pomeriggi di puro cazzeggio un amico mi passò il link di un tal Zerocalcare. Su quel blog ogni settimana questo fumettista romano metteva una storiella comica di quattro pagine tutte a loro modo esilaranti.
Già quando vidi il sito per la prima volta una voce dentro al cervello mi disse “se questo ha scritto altro DEVI averlo”

in effetti ha scritto altro: la profezia dell'armadillo appunto. Un volume autoprodotto che era in vendita sul suo sito. Solo la mia incompetenza con gli acquisti telematici mi ha fermato dal prenderlo. Ieri l'ho preso in fumetteria e...

capolavoro!

Il volume è una raccolta di storie più o meno brevi tutte dal tratto comico ma uniti da un filo conduttore abbastanza drammatico e pesante. Tutte le storielle fanno ridere ma soprattutto sembrano vere (e forse lo sono pure), in più di un occasione mi sono ritrovato a pensare “wa! Pure io uguale” cosa che ti fa ridere ancora di più.

Se poi si aggiunge al tutto il filo conduttore che parla di ansie, opportunità e altro ancora io, nella mia inesperienza, lo chiamo capolavoro.

I disegni e le citazioni meriterebbero una recensione a parte. Il volume è pregno di quella cultura nerd con cui io e tanti altri siamo cresciuti.

Ma è inutile che commento. Andatevi a vedere il sito poi sono sicuro che lo comprerete. Per come la vedo io è anche un ottimo regalo da fare.

Gente quest'uomo merita e dobbiamo aiutarlo a fare strada